Neffa lo ha riconfermato: questo disco sarà rap. Il nuovo singolo Canerandagio vede nuovamente “il ritorno del guaglione sulla traccia”. Dopo un abbandono progressivo della scena rap iniziato ormai a metà anni 2000, l’artista campano, precursore della scena hip hop italiana e pilastro del genere, sembra aver ripreso in mano le barre. Ad accompagnarlo, un altro grande ritorno in questo 2025: Izi
Canerandagio è infatti uno dei piccoli bocconcini che sta lasciando il rapper Genovese da qualche tempo a questa parte. In preparazione ad un nuovo progetto di cui si continua a parlare, ma che sembra non arrivare mai. Izi si sta evidentemente prendendo il proprio tempo e viene da chiedersi se l’uscita non possa che essere imminente.
In Canerandagio troviamo tutto l’amore per l’hip hop di Neffa e Izi
Intanto, Neffa e Izi ci hanno deliziato con questo boom-bap old school con la presenza di un bellissimo campione dalle atmosfere lo-fi jazz. L’omaggio a Nujabes nel sound, storico producer giapponese scomparso nel 2010, è evidente. Il brano rientra infatti nei canoni del chill-hop, di cui Nujabes è stato il maggiore esponente se non il vero e proprio demiurgo del genere.
Il timbro e la cadenza inconfondibili del lato più R&B di Neffa spiccano nel ritornello. Ma l’attitudine è quella delle origini: si torna a “Neffa e i messaggeri della dopa” a “107 elementi”, e a “SxM” dei Sangue Misto. 3 tra i dischi più importanti del rap Italiano. Influenza già presente nel precedente singolo “Littlefunkyintro”.
E il richiamo non è solo nel approccio vocale, ma anche lirico. Lo stesso Izi cita “Aspettando il sole” brano contenuto in “Neffa e i messaggeri della dopa” e paga pegno al vero e proprio capo del genere. La citazione però viene rivisitata ed inserita all’interno della narrativa del brano: lo sposto via la tenda viene sostituito da scappo dal disagio, in un brano che ha il sapore del bisogno di rivalsa e della rivincità su se stessi tipica della dialettica old school.
Canerandagio è la migliore copertina dei manuali dell’old school nel 2025
Il brano riesce perfettamente a incapsulare il mondo di Neffa e il suo fondamentale apporto alla scena hip-hop, creando un operazione nostalgia di larghissimo spessore. È un ritorno che non odora di stantio e che anzi, riesce a riportare l’ascoltatore della prima ora alle origini di questo genere.
L’inclusione di ormai un veterano della “nuova scena” rap del 2016 come Izi, riesce ad ampliare questo discorso a più generazioni, consentendo anche ai più giovani di approcciarsi a questo mondo apparentemente distante, ma che riesce ancora a dettare legge per approccio lirico e scelte musicali. Il disco sembra proseguire nella giusta direzione, per il momento siamo a 2 singoli su 2. Ottimo lavoro.