I Bnkr44 con il nuovo singolo Spa Cabaret si spianano la strada per il nuovo album “Tocca il cielo”, in uscita il 04/04. Per l’occasione, ad Empoli si terrà il “Tocca il cielo fest” proprio lo stesso giorno, a cui presenzieranno diversi ospiti. Il nuovo brano, che è stato preceduto da Capolavoro, ha un ottimo potenziale per la sua formula sonora, ma non solo.
Il testo di Spa Cabaret mostra quanto possiamo sentirci vulnerabili e preda dell’incertezza anche quando sembra che giri tutto a nostro favore
Il sound è in pieno stile Bnkr44, con una batteria presente che detta un ritmo incalzante ed un ritornello che echeggia e rimbalza in loop nel cranio, come se fosse vuoto, già dal primo ascolto.
Il testo è veramente di quelli che possono fare la differenza nella carriera di un’artista: impegnato, impegnativo, ma ti travolge senza pesi eccessivi. Dopo qualche ascolto però, sorpassato il momento chill sul beat, subentra il disagio. “Cazzo, ma parla di me”.
Perché ci tocca da vicino, parliamoci chiaro, non ci basta più nulla. Prendiamo casa, ma non siamo felici e diamo la colpa al cane, che resta a casa di mamma (che lo coccola più di tutti e magari è pure la sua padrona preferita) e potrebbe star male pensando che lo abbiamo abbandonato (spoiler: il cane sta benissimo e ringrazia il Dio dei cani per la tua partenza così può avere il tuo letto finalmente tutto per sé).
Farsi dettare mille domande dalla paranoia, ma star bene anche nelle risposte che vorremmo diverse. E non facciamo niente per cambiarle. Perché stare lì, nell’abitudine o nella passività, forse è più comodo che rimboccarsi le maniche. Lamentarsi della ragazza con un amico che ci dice che ormai è una partita persa è più comodo che provare a scriverle una canzone per tentare un finale alternativo. Se non un finale, almeno solo un percorso o una partenza.
I Bnkr44 sono andati al nocciolo del problema con esempi di routine
Quindi perché siamo insoddisfatti? Siamo sempre alla ricerca dell’altro e mai dell’anima. Ci mancherà sempre qualcosa, soprattutto se sono cose che per natura sono e cerchiamo fuori da noi stessi.
Tutti cercano cose in più
Ma io no, no
Io cercavo l’anima, anima
Sempre che ce l’abbia
Nel loro brano sanno però dar spazio anche alla consapevolezza.
Lascio ferite aperte sul quaderno
Perché almeno con me devo rimanere onesto
Taglio l’orgoglio come tu mi hai chiesto
Però sembra che voglia rifare lo stesso
Cerchiamo di dare mille spiegazioni diverse al nostro sentire, e spesso conosciamo già il motivo. Ci facciamo prendere dalla paranoia, dai dubbi, dalle incertezze per ricevere “un secondo parere” e scavare nel mare di possibilità quella che potrebbe nascondere meglio la verità, quella per cui toccherebbe crescere, rimboccarsi le maniche e fare qualcosa.