La settimana di Sanremo ci tiene incollati alla tv, nonostante chiunque provi a discostarsi da questa pratica. Siamo sempre lì, ogni anno, perchè alla fine Sanremo è una cosa tutta italiana, che un po’ ci fa piacere vivere. In tutto questo, la serata delle cover è quella che forse si discosta un po’ di più da questo sentimento, aprendo le porte al mondo intero. Quest’anno abbiamo goduto di numerosi ospiti, provenienti da diverse generazioni, diverse parti del nostro paese. Alcuni artisti in gara hanno unito le forze, portando esibizioni di congiunta forza. La redazione di Cromosomi ha seguito con attenzione ogni esibizione, per stilare una (relativa) classifica da cui estrapolare la nostra top e flop cinque. Se vi può interessare, ecco a voi le esibizioni più e meno riuscite tra le cover di Sanremo 2025.
I flop: le 5 esibizioni meno convincenti
Il livello portato alla serata cover è probabilmente il più elevato per quanto riguarda questo festival. Tutti gli artisti hanno cercato i propri cavalli di battaglia, chi per la propria personalità, chi cercando l’emotività, chi mantenendo in auge la tecnica. Abbiamo potuto godere di tante esibizioni di alto livello, tra cui si è dovuto sceglierne cinque che, più che mal riuscite, sono state le meno convincenti. A ristagnare sul fondo della classifica ci sono due veterani della musica italiana come i Modà e Marcella Bella. Le canzoni, rispettivamente Angelo con Francesco Renga e L’emozione non ha voce con i Twin Violins, nonostante un’esecuzione sicuramente discreta, non hanno saputo portare al loro favore il voto. A queste due, si aggiunge Francesco Gabbani, che non sta sicuramente disputando il suo miglior festival. Io sono Francesco, cantata assieme a Tricarico, non ha saputo trasportare l’identità dei due artisti, lato che ha penalizzato il giudizio.
Le altre due canzoni ad entrare in questa flop cinque appartengono invece a due cantanti appartenenti alla modernità della musica italiana. La penultima è Rose Villain, che insieme a Chiello si è scontrata con Fiori rosa, fiori di pesco di Lucio Battisti. Per quanto i due artisti siano risultati vocalmente validi, il fatto di affrontare un brano di questa portata potrebbe averli penalizzati. Infine, troviamo ad occupare l’ultimo posto rimasto Sarah Toscano, alla prima partecipazione al festival. Vista la giovane età, sembra quasi scontato dire che sia ancora troppo acerba per il palco dell’Ariston. Come duetto, insieme agli Ofenbach, ha portato Be Mine, cercando un’ispirazione internazionale che però l’ha elevata solo in parte. Per quanto riguarda entrambe le esibizioni, si riscontra sicuramente quello che è il coraggio di due artiste moderne di cimentarsi in qualcosa di diverso. Da un lato, lo scontro con un artista del passato, tra i più amati e gloriosi. Dall’altro, l’approccio internazionale. Entrambe le scelte però, alla fine, sono state penalizzanti.
Le migliori cover di Sanremo 2025: la top 5 della serata
Ed eccoci arrivati alle esibizioni che, secondo noi, hanno meritato di più. A toccare picchi alti ci sono stati più brani, proprio per questo arrivare a selezionarne cinque è stato praticamente impossibile. In via del tutto eccezionale, infatti, dovremo presentarvi sei artisti, di cui due a pari merito. Insieme, al quinto posto, troviamo Brunori Sas, che ha portato L’anno che verrà con Dimartino e Sinigallia, ma soprattutto Giorgia, vincitrice ufficiale della serata assieme ad Annalisa, con Skyfall. Mentre Brunori Sas si conferma sempre di più come una delle sorprese di questo festival, l’esibizione più attesa vista la portata enorme del brano ci ha lasciati con un pizzico d’amaro in bocca. Lievemente troppo scolastica la cantante in gara, che è stata sovrastata dall’ospite, che è sembrata ben più a suo agio. Nonostante ciò, è assolutamente meritatissima la top 5, visto che vocalmente è stato toccato un picco assolutamente inarrivabile.
Di pochissimo fuori dal podio, c’è l’esibizione di Serena Brancale, un’altra tra le sorprese di questa annata. Insieme ad Alessandra Amoroso, volto noto da quelle parti, la cantante barese ha portato If i ain’t got you, rendendo un’esibizione vocalmente tagliente e decisamente coinvolgente, come ha ampiamente dimostrato di essere in questi giorni a Sanremo. La performance è stata decisamente apprezzata, meritevole di rientrare con le migliori. Come abbiamo detto, ha sfiorato il podio, che invece si è preso Rocco Hunt, che insieme a Clementino ha portato uno splendido tributo a Pino Daniele. Yes, I know my way ha trascinato i fan del duo e della leggenda scomparsa indietro nel tempo, rendendo un omaggio toccante ed intenso.
La vetta
Al secondo posto, poco distante dalla vetta, c’è Simone Cristicchi, che insieme ad Amara ha portato La cura, di Franco Battiato. Questa edizione di Sanremo ha un’emozione ben precisa per Cristicchi, che non riesce a non strappare una lacrima nemmeno al cuore più duro. L’intensità di questa esibizione è stata enorme, inarrivabile e assolutamente preziosa per il palco su cui è stata raggiunta. Sicuramente, momenti come questi sono di fondamentale importanza, sia per la musica, sia per tutto quello che rappresenta e può rappresentare per le vecchie e le nuove generazioni. Ma ora, arriviamo a ciò che, chiunque sia arrivato fino a qui, stava aspettando. Il vincitore della serata cover, secondo la redazione di Cromosomi. Ed è…
Lucio Corsi, che assieme a Topo Gigio ha portato sul palco dell’Ariston Nel blu, dipinto di blu. Cantare Modugno sul palco dell’Ariston con un personaggio “di fantasia” è una mossa audace, forse di difficile comprensione. All’annuncio delle cover sembrava difficile non pensare a uno scherzo, invece il cantautore ha stupito tutti di nuovo… Deve averci fatto l’abitudine in questi giorni. Parliamo di una performance sicuramente particolare, che però ha raccolto un totale coinvolgimento, risultando la migliore di tutte.
Come traccia bonus, vorremmo citare la cover che non abbiamo potuto sentire. 100 messaggi aveva conquistato Sanremo nella scorsa annata, pur essendo presentata alla fine, fuori gara. Lazza aveva stupito tutti con un’emotività struggente, mai raggiunta prima in un suo brano. Emis Killa, per questa edizione del festival, avrebbe portato proprio questa canzone, assieme ad uno dei nuovi artisti che lui stesso ha portato in auge. Non abbiamo potuto sentirlo, almeno per ora, ma probabilmente avrebbe corso insieme ad altre per questa top 5.
Queste erano, insomma, le migliori e peggiori esibizioni della serata cover di Sanremo 2025. La musica non finisce qui, perchè un vincitore non è ancora stato eletto. Stasera, sabato 15 febbraio, avremo finalmente un verdetto.