Oggi è venerdì 17 gennaio e arriva Nosferatu, il nuovo singolo di Lamia, pubblicato sotto l’etichetta Honiro Label. Questo brano rappresenta un perfetto mix tra sonorità G-Funk e rap contemporaneo, un’impronta stilistica che distingue il giovane rapper romano e che lo pone come una delle promesse più interessanti della scena musicale italiana.
Con Nosferatu, Lamia non si limita a dimostrare la propria abilità tecnica: il pezzo è un manifesto critico verso l’attuale direzione dell’industria musicale, affrontato con ironia e una prospettiva controcorrente. L’artista si spinge oltre la logica delle apparenze e delle strategie commerciali, proponendo un’alternativa basata sulla forza del racconto personale e sulla volontà di fare la differenza con autenticità.
“Nosferatu rappresenta la mia identità e il mio personaggio. La frase centrale del brano, mi sento Nosferatu, racchiude tutto: mi sento solo, distaccato dalla realtà in cui un artista deve lottare per sopravvivere, spesso in contrasto con ciò che lo circonda.”
Dietro il nome d’arte Lamia si cela Luca D’Innocenzo, classe 2000, rapper romano. In Nosferatu, Lamia affronta il tema della solitudine artistica, descrivendo il senso di isolamento che spesso accompagna chi cerca di mantenere la propria autenticità in un sistema dominato dall’apparenza. Il vampiro diventa così una metafora potente, rappresentando non solo l’emarginazione, ma anche la forza di chi rifiuta di uniformarsi, preferendo restare fedele alla propria identità creativa.
Con Nosferatu, Lamia conferma il suo talento nel fondere sonorità G-Funk e rap moderno, accompagnate da una scrittura incisiva e consapevole. Il brano non è solo musica, ma un manifesto critico contro le logiche superficiali dell’industria musicale, affrontate con ironia e autenticità.
Lamia dimostra di essere molto più di una promessa: è un artista capace di unire critica sociale, ironia e sperimentazione musicale, imponendosi come una voce che cerca il suo posto.