“Rotten 2” di Nitro è il fan-service fatto bene

da | Dic 7, 2024 | Recensioni singoli

L'ultimo singolo di Nitro è un ritorno alle origini. sia nell'essere un buon sequel di uno dei suoi brani Cult, sia nel presentare un buon stato di forma per l'artista.

Il 2024 è stato l’anno delle grandi reunion, dei ritorni di fiamma e dei sequel. Artisti come Rkomi ci avevano deliziato neanche una settimana fa con “Fuck Tomorrow 2”, ad esempio. Adesso è il turno del secondo capitolo di un altro grande Cult della scena hip-hop italica: “Rotten” singolo che, nel 2015, ha aperto le luci della ribalta al rapper vicentino Nitro. Rotten 2 , quindi, sarà all’altezza delle aspettative?

L’ultima pubblicazione di Nitro era stata il singolo “Per un paio di dollari”, nel quale l’artista aveva provato ad uscire dalla sua comfort zone con risultati non propriamente convincenti . Ora siamo sicuramente sulla direzione giusta: il pezzo funziona, senza troppi giri di parole.

In Rotten 2, Nitro riprende il comando

Il brano, vede alle produzioni il ritorno di Low Kidd rispetto al singolo precedente. Il cambio è netto ed evidente: la chimica tra i due è notevole, la produzione di Kidd presenta le imponenti batterie a cui ci ha abituato negli anni ma con elementi fortemente old school, come la presenza di scratch e synth simil-horrorcore.

Nitro rappa dritto, senza adoperare cambi di flow repentini e forzati o effetti vocali di dubbio gusto ed utilità. La voce riesce a dare risalto ad ogni singolo aspetto del beat, con la presenza di un timbro aggressivo, ma senza risultare teatralmente eccessivo e ridicolo. Metricamente classico, con una grande attitudine e una buona delivery: il meglio che l’artista possa regalarci.

Anche a livello contenutistico è un bel salto di livello rispetto al singolo precedente. Le barre riescono ad essere dissacranti e allo stesso tempo pregne dei temi di critica sociale cari all’artista. Nitro denuncia le ipocrisie della famiglia tradizionale, il mercato del sesso e cita anche l’affaire Carini vs Khalif delle ultime Olimpiadi. Pur essendo un normalissimo esercizio di stile, il brano riesce a divertire, oltre che lasciare qualcosa all’ascoltatore. Soprattutto all’ascoltatore fan di Nitro.

Nitro vs Rkomi: due facce della stessa medaglia

L’approccio al brano sequel può avvenire in modi completamente opposti. Da un lato abbiamo Rkomi con “Fuck tomorrow 2”, il cui brano è un metaforico “schiaffo” alla propria fanbase, dove l’artista rinnega le proprie origini e muta completamente significato al brano originale. Dall’altro abbiamo Nitro con Rotten 2, che dà al proprio pubblico esattamente ciò che vuole, con un seguito -se non all’altezza dell’originale- quantomeno sulla stessa lunghezza d’onda. Ed entrambe le scelte, se fatte con cura, sono corrette.

Rotten 2 attualizza il brano originale mantenendone la verve e lo humour, senza dimenticarne il lato più crudo e aggressivo, con la “fame” e la presenza scenica del tempo. Inoltre, complice Low Kidd alle produzioni, il pezzo suona pure decisamente bene.

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