Dardust: la capacità di consacrare la propria arte alla Music Week

da | Nov 23, 2024 | News

Dardust presenta il nuovo album, "Urban Impressionism", durante la Milano Music Week. Un disco ricco di arte e impressionismo, che punta al neutralismo.

In occasione di questa Music Week, abbiamo avuto l’onore di ascoltare la presentazione del nuovo album di Dardust: Urban Impressionism, una conversazione profondissima e un’esibizione oserei dire sacra.

Dardust è uno dei produttori più ambiti della scena italiana, ma oltre ad essere un incredibile professionista, dimostra di essere una splendida anima. In un posto simbolo un po’ del contrasto come l’Apple Store, che mira ad un simbolismo basato su questo dualismo sacro e profano, l’artista si racconta, parlando del proprio vissuto, carriera, ambizioni, paure e sogni.

Urban Impressionism: un salto nel mondo di Dardust

Il nuovo disco si basa su un grande amore per l’arte, con influenze che vanno da Monet a Debussy, un disco che contiene l’immaginario dell’impressionismo, puntando al neutralismo.

Dario esprime la sua opinione in merito all’evoluzione del mercato musicale, dove ormai la fruizione è diversa. Negli anni ’90 c’era tanta contaminazione, adesso lo streaming rende tutto omologato e a portata di click. C’è poco tempo per affezionarsi agli artisti ed è facile essere dimenticati.

L’obiettivo di questo artista è creare un’esperienza, a tal proposito tra i suoi progetti ci sarà un live a marzo all’Hangar Bicocca, dove suonerà immerso in mezzo all’istallazione dei Sette Palazzi, elemento cardine dello spazio espositivo.

Dario spera in un rinascimento della musica italiana, un ritorno ad un tempo più lento. Nella musica odierna c’è troppa velocità e poca attenzione, poca dedizione. Le canzoni devono essere brevi, catchy, in tendenza, non si produce più musica per esprimersi, ma per entrare in un giro che ti trita per poi rigettarti fuori sgualcito e senza un’anima artistica.

Dopo un confronto sull’album, sulla musica, sull’essere artista, ma soprattutto sull’essere umano con tutte le fragilità, l’artista si esibisce, consacrando un “semplice negozio” in un palco luminoso. È emozionato e un po’ intimorito dall’idea di suonare in un luogo confusionario, dove la gente gira per gli stand cercando lo smartphone perfetto, ma quando si siede al palco la platea si zittisce, e il mondo si ferma.

Il momento più emozionante dell’evento è la trasformazione dello store in uno spettacolo, dove addetti alle vendite, clienti, manager fuoriescono dalla vita frenetica e quasi come degli automi che prendono vita, si commuovono sulle note di un artista celestiale.

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