Cosa distingue un emergente da un artista affermato? Cosa distingue un cantante da un artista? Tante domande, a cui sta provando a rispondere uno degli astri nascenti dell’urban italiano, Heartman: il giovane rapper è tornato con Fai l’uomo, il suo nuovo singolo, in coppia con un veterano come Mondo Marcio, che ultimamente sta tornando sulla cresta dell’onda. Questo brano si classifica tra quelli in grado di prendere la società come un violino, suonandola con delicatezza, cercando di muoverne le corde e stimolando un ragionamento, o quantomeno provando a suscitare un pensiero critico e maturo.
Il viaggio interiore di Heartman in Fai l’uomo
Nasci, cresci e muori, ma cosa succede nel frattempo?
Mentre corri si ferma il tempo
E quel bambino che eri prima rimpiange di essere un uomo
Non ci trova più niente di buono
Fai l’uomo
Nessun testo d’amore struggente, nè particolari dediche a fantomatiche vecchie muse, bensì un dialogo col proprio io, che di giorno in giorno affronta semplicemente la sua vita. Heartman ha scelto una certa via, quella che ci porta con un breve percorso associativo ad artisti come Marracash, Nayt, che indagano le strade del proprio io interiore. Ed ecco che questo artista, nuovo nella scena eppure dalla penna matura come fosse un veterano, ha portato alle orecchie degli ascoltatori un tema scottante e controverso come quello del progresso personale, delle sfide di ogni giorno.
Non so chi mi disse anni fa: “Non crescere, è una trappola
Finirai seppellito sotto terra in quella sagoma”
Ho dovuto assistere ad un funerale
Per accorgermi che quella non fosse di certo solo una mеtafora
La vita inizia dalla fine, o meglio, ogni giorno camminiamo per le strade dell’esistenza consapevoli del fatto che, un giorno, non cammineremo più. Il primo messaggio di Fai l’uomo è proprio questo: chi è grande, ricorda a chi non lo è che un giorno lo diventerà, fino a spegnersi. Proprio ciò che siamo, siamo stati e saremo nel mentre è l’importante.
Fai l’uomo, due generazioni diverse: la strofa del Marcio
Probabilmente non esiste miglior scelta di Mondo Marcio per un pezzo del genere.
Un vero uomo non colpirebbe una donna
Un vero uomo sa che il male fatto torna
Un vero uomo non deve fare il vero uomo
A volte dice di più chi parla di meno, uomo
L’esperienza e la profondità della penna di un artista storico come lui è risultata essenziale, per trasmettere appieno un testo intriso di significato. La sua strofa sposta il capo d’accusa da un io ad un noi, dal singolo all’intera società. In poche parole il rapper è in grado di toccare un enorme quantità di tasti, forse complice anche il genere musicale stesso, che consente un certo tipo di scrittura verso un certo tipo di pubblico.
Due strofe, due artisti, due atmosfere: Heartman e Mondo Marcio.
L’impatto di un brano come Fai l’uomo è dato soprattutto, dunque, dai due artisti che lo interpretano: Heartman e Mondo Marcio vengono da due sfere diverse, sono due parti simili di ambienti completamente opposti. Non tanto a livello musicale, quanto più per quanto riguarda le generazioni, le società in cui vivono e sono vissuti. La strofa del padrone di casa, anche a livello sonoro, è soffice ma efficace, acuta e spigliata, portando quel vento di novità che, forse, potrebbe fare bene al rap italiano. Per quanto riguarda l’ospite invece, riesce a portare la sua freddezza ed esperienza su un brano complicato. Mondo Marcio ha ricordato a tutti, chi già lo conosceva e chi no, perché è considerato uno dei padri di questo genere.
Fai l’uomo è, insomma, l’ultima uscita di Heartman, che punta ad entrare nei nostri auricolari, e forse anche nelle nostre teste. Nessuno ha detto che il rap non deve più comunicare nulla per arrivare a tanti. Spesso si rumoreggia perché alla qualità sonora non corrisponde quasi mai quella concettuale, e viceversa. Dunque, perché non credere in un ragazzo che lavora con precisione su entrambi questi aspetti. Vedere per credere, anzi, sentire! Questo brano è fuori su tutte le piattaforme digitali dalla notte di venerdì, se ancora vi fidate di noi.