La nuova versione di “Meccanismi”, Vasco Brondi ft. Ariete

da | Ago 23, 2024 | In Evidenza, Recensioni singoli

Meccanismi, di Vasco Brondi con ARIETE, è la fusione inedita di due cantautori diversi, rappresentanti di generazioni diverse, che non deve spaventare ma farci venire voglia di vivere

“Spaventerai sempre tutti” dice ripetutamente la canzone Meccanismi di Vasco Brondi. Poteva spaventare anche questa versione della canzone estratta dal suo album Un segno di vita, uscita nella versione inedita con la collaborazione di ARIETE.

Meccanismi è una canzone d’amore con in sottofondo i rumori della città. Ho pensato ad Ariete per questa collaborazione perché nelle sue canzoni – anche quando sembrano conversazioni intime in letti disfatti – entra il rumore della città o il suo silenzio. In Meccanismi ci sono i cartelli pubblicitari, gli alberi monumentali. Una persona indecisa tra rifarsi una vita in un piccolo paese o in una città così grande che si vede dallo spazio. Una persona che apre il cuore in tempo record. Jung dice che la più grande allucinazione del genere umano è credere nella separatezza tra gli esseri umani, la protagonista di questa canzone non ci crede. Vive intensamente, apertamente. È stata una gioia condividere questo brano con Ariete, sentirla cantare da vicino mentre registrava, sentire il soffio della vita che mette nelle canzoni» racconta Vasco Brondi.

Due cantautori diversi, sia nel modo di cantare sia in quello di scrivere, accomunati dalla forte riconoscibilità. Accomunati dall’essere figli di tempi diversi e perfetti rappresentanti della loro generazione.

In Meccanismi, Vasco Brondi e ARIETE, sono riusciti a fondere il loro modo di cantare senza piegarsi l’uno all’altro, mantenendo ognuno la propria autentica sincerità, trovando un equilibrio che all’orecchio risulta semplice.

Sicuramente, appena parte la canzone, il solito tono cantilenante di ARIETE lascia interdetti. Vengono in mente le sue canzoni, simbolo della GenZ, che sembrano scritte sul diario di un adolescente e qui, invece, soprattutto all’inizio, per un secondo sembra di sentire quell’adolescente leggere una poesia davanti alla sua classe del liceo.

Ma con chi altro avrebbe potuto collaborare Vasco Brondi, dovendo pescare nel panorama mainstream e generazione zeta? Non certo con una neo popstar in zatteroni, minigonna, glitter e reggiseno. Sicuramente quella di ARIETE è la voce e la personalità più adatta a sposarsi con la (alta) visione artistica di Vasco Brondi.

Questa di Meccanismi, è una collaborazione di cui si intravedono i benefici per entrambi i cantautori.

Per Vasco Brondi potrebbe essere interessante far conoscere la sua voce a un nuovo pubblico, poco più che adolescenziale, affine e interessato al cantautorato. Per ARIETE è un’occasione di smarcarsi dall’immagine della “chitarra al falò”, entrando sempre più a pieno titolo nella sezione cantautori. E infatti dice:

Questa canzone l’ho sentita subito mia. Lavorare insieme in studio è stato molto stimolante e la ricchezza di questo nostro incontro è che al di là della nostra
appartenenza a generazioni diverse riteniamo entrambi fondamentale portare avanti la voce del cantautorato, mettendoci sempre i sentimenti e la faccia»

La cosa bella è che Meccanismi, in questa nuova versione, rimane esattamente la stessa bella canzone che era.

Non perde nulla di quel sorriso che ci faceva spuntare ogni volta che sentivamo il suo ritornello in cuffia o lo cantavamo sotto il palco di Vasco Brondi. Continua a farci venire voglia di vivere le nostre emozioni più intense, senza riuscire a smettere di piangere, senza riuscire a smettere di ridere.

Anzi, si aggiunge una nuova e inedita freschezza data proprio dalla voce di ARIETE. Acquista una nuova e positiva ingenuità, quella frase: “spaventerai sempre tutti, ma non me, ma non me.” E, sicuramente, non c’è nulla per cui essere spaventati da questa collaborazione!

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