Si inverte il percorso fino all’ultimo piano di Dani Faiv. L’artista ex Machete continua così il cammino iniziato a dicembre 2023, percorrendo in gran forma il nuovo percorso che ha intrapreso dopo aver lasciato la precedente crew. Ultimo Piano B è il completamento di un album, ben sette mesi dopo, in cui il rapper crea un’ascesa, gradino dopo gradino, verso il cielo. Ci eravamo lasciati proprio con un piano alto, il settimo (e ultimo). Al termine dell’ultima canzone della prima parte di questo album, abbiamo sentito l’ascensore scendere, dall’ultimo piano al sesto.
Ci ritroviamo a tornare giù, dopo aver percorso insieme a Dani Faiv le sue scale, che l’hanno portato in cima, ad un palmo dai cancelli del paradiso.
Ultimo Piano B è dunque il percorso inverso, anzi, speculare, rispetto a quello percorso nella parte precedente del disco. Parliamo innanzitutto di un artista in grado di trascendere le scelte indirizzate al mercato musicale, come lui stesso dice nel corso delle tracce. Questo album non può annoiare, perché “non ci sono sempre gli stessi nomi”. Ed effettivamente, parlando dei featuring, notiamo che, pur essendo tutti nomi altisonanti nel rap o nel pop, non sono le chiamate che, a loro volta, si tirano dietro numeri elevati.
Il primo ospite è Clara, nella traccia “Al Sole”. Troviamo poi Salmo, in “James Brown”, che rispolvera quella sua vicinanza al sound di Zucchero. L’artista sardo ha ampiamente dimostrato di apprezzare ed avvicinarsi a quel contesto sonoro, anche in questa traccia. Dopo aver potuto godere di un’ottima performance di Angelina Mango in “Senso di Colpa”, nell’ultima traccia di Ultimo Piano B troviamo anche Nitro ed ENRI, che vanno a chiudere un progetto che ha la sua complessità a livello musicale.
Ultimo Piano B ha uno scopo preciso: dimostrare la versatilità e le skills al microfono di Dani Faiv.
Più che di un concept album, Ultimo Piano B dà la sensazione che il rapper si esibisca ogni volta con un abito diverso. Sia i featuring, sia la categorizzazione stessa dei diversi brani, impone questo pensiero. Dani Faiv ha scelto, di proposito, di porre ogni canzone come un piano diverso, sia per scendere, sia per salire. Nonostante ciò, il filo conduttore di tutto il disco sembra sia proprio la capacità camaleontica dell’artista principale di adeguarsi, sia ai beat, ma soprattutto ai colleghi che ospita.
Questa duttilità è il motivo per cui possiamo dire che, effettivamente, Dani Faiv viene spesso sottovalutato e probabilmente avvicinato troppo a ciò che era qualche anno fa. Da “Gameboy Color” ne è passato di tempo, ma soprattutto ci vengono sottoposte le prove da parte del rapper che la sua musica non è solo quel tipo di trap, ma c’è tanto altro sotto la scorza creata dalla fama. Dani sta provando a tutti i costi a staccarsi da quell’immagine, che rappresenta un suo pregio, ma anche una sua debolezza, visto la forza che ha dimostrato di avere dentro la penna. Ultimo Piano B è l’ultimo lascito, in ordine cronologico, che attesta un netto cambio di rotta da parte di un’artista che, spesso, viene sottovalutato da pubblico e critica.