HOTEL MONTANA Deluxe si configura come una nuova edizione che amplia il progetto di Yung Snapp con sette brani inediti.

Il suo tag da produttore è “Yung Snapp made another hit”.
Lo avrete sicuramente sentito all’inizio di tutte le vostre hit estive preferite degli scorsi anni. (E quest’anno non sarà da meno!).

All’anagrafe Antonio: riccioli rossi, attitudine fresca, penna giovane ma consapevole – il produttore partenopeo ha tutte le carte in regola per conquistare il mondo.
Il suo nuovo album HOTEL MONTANA Deluxe è, come lascia intendere il nome, la versione deluxe dell’album “HOTEL MONTANA” – prodotto ormai già culto di Yung Snapp.

Ricordo i miei diciassette anni, non avevo ancora la patente ed i miei amici passavano a prendermi sotto casa. In auto c’era “El Dorado” de Le Scimmie – il primo album in studio del progetto, interamente curato (lato produzioni) da Yung Snapp.
Una storia di successo senza fine, la sua: la firma di Yung Snapp è infatti sulle produzioni di alcuni dei nomi più importanti del rap italiano, come Lele Blade, Vale Lambo, Geolier, Anna, Diss Gacha (con cui vanta anche molteplici featuring).
HOTEL MONTANA Deluxe è stato anticipato dal singolo “Marijuana” con Rhove, una romantica dedica in chiave urban, perfettamente coerente con l’immaginario che circonda l’artista. Un brano leggero: chitarre, drums a tratti reggaeton, spensieratezza e dialetto partenopeo. Tutto in perfetto stile Yung Snapp.

Quella che ci racconta Antonio è infatti una storia ricca di dolcezza e di inquietudini.
Ha un’identità precisa: la sua è la musica che ascolti quando hai bisogno di scappare dalla consapevolezza dell’essere adulto ed hai bisogno di tornare alla fanciullezza.
È la musica che ascolti quando hai bisogno di smetterla di essere analitico in merito ai tuoi sentimenti ed hai bisogno di lasciarti andare e semplicemente viverli e percepirli. Tutti.

Un viaggio in un progetto ricco di elementi: l’album è un continuo scoprire Antonio – e non solo Yung Snapp.

Prima ancora quindi che come rapper, Yung Snapp è conosciuto come producer.
HOTEL MONTANA Deluxe è una sua creatura: i pezzi del disco sono tutti prodotti da lui, alcuni, invece, sono stati co-prodotti. Con sette brani inediti, l’album si conferma essere un meltin’ pot di cultura e bellezza. La condivisione è infatti un fattore fondamentale nel percorso artistico di Yung Snapp. È proprio questo do ut des con gli altri artisti della scena il leitmotiv di quello che è il ventre della musica italiana oggi.
Ma soprattutto è il leitmotiv della scena hip-hop. Una scena che a spallate si sta facendo spazio nella massa e pesca i suoi jolly dal bacino più grande d’Italia: quello di Napoli.

Il produttore, oltre ad avere un orecchio naturalmente costruito per sfornare hit, ha anche una grandissima abilità lirica ed i suoi testi sono estremamente relatable.
In un mondo in cui noi fruitori di musica chiediamo agli artisti di essere reali e condivisibili, Yung Snapp non si sforza di sembrare simile a noi.
Semplicemente lui è uno di noi.
Ed in quanto tale, i suoi racconti sono incisivi, talvolta semplici, ma sempre carichi di emozioni.

Con HOTEL MONTANA Deluxe ha espanso ulteriormente i suoi orizzonti: entriamo infatti in punta di piedi in un progetto ricco, in cui la freschezza e la spensieratezza si incontrano con il suo lato più intimo ed oscuro.
Le produzioni sono estremamente raffinate e curate nei minimi dettagli; ci sono mille ed una sfumature: una per ogni brano, una per ogni stanza.
Dalla pura trap di Matchy Matchy al crunk di Money Cash, dalle influenze RnB in Solo a quelle a tratti reggaeton in Kiss You (F**k You).
Sintetizzatori e drum machine, bassi profondi e melodie synth eteree – un’atmosfera immersiva che cattura immediatamente chiunque ascolti. C’è una struttura ben chiara, uno studio palese dietro ogni brano. Ogni produzione è intellettuale e parla in modo diretto. Lo dimostrano, ad esempio, anche i samples di pezzi che hanno fatto l’adolescenza delle persone appartenenti al target a cui si rivolge.

HOTEL MONTANA Deluxe è quindi un viaggio emotivo attraverso le esperienze di Antonio, che per la prima volta con “HOTEL MONTANA” si è messo a nudo a 360 gradi, esplorando in ogni traccia una tappa diversa di questo percorso.
Un hotel: un luogo di transizione, un immaginario rifugio temporaneo in cui l’artista si è fermato per riflettere e creare, ma è sicuramente pronto per ripartire per esplorare nuovi territori e superare i propri confini.