Habitat è stato un gran successo. Questo genere di disco non va giudicato in base ai numeri ed alle certificazioni: Nayt ha alzato il proprio livello, rendendo al pubblico un progetto rap di enorme qualità. Proprio per questo l’“Habitat Tour 2024: Romantico Finale”, si prospetta essere uno spettacolo divertente ed intenso, emotivo ed emozionante. Prima di partire, l’artista romano ha fatto un ultimo regalo al suo pubblico: Danimarca, il nuovo singolo uscito lo scorso venerdì, si insinua nella scia creativa dell’ultimo progetto di Nayt.
Danimarca, un viaggio artistico nell’emotività.
Cadono dalla tua faccia
Pioggia della Danimarca
In un attimo le nuvole che c’erano vanno via, non restan più
Il vento è così forte qui, il vento è così forte qui
Già dalle prime quattro barre si instaura un certo regime emotivo. La potenza delle parole di Nayt si vede in poche righe, in poche mosse. Il percorso sensoriale di Danimarca parte con un accento su un sentimento scosso e dolente, come viene sottolineato dalle immagini di pioggia e vento.
Tu non lo vedi il mostro
Tu non mi vedi mai lì giù
Piangi, ma ti conosco
Presto il cielo tuo ritorna blu
La penna di Nayt ha un’immagine perenne. Se vogliamo immaginare l’artista come dipinto, dietro di lui c’è sempre un’ombra, enorme e densa, scura. Quest’ombra è, da una parte, la creatività di Nayt, dall’altra il suo trascorso, il suo fardello, la sua pena.
Forsе ti stupirai
Degli anni che avrai
Dimenticato, buttato allе spalle
Solamente per alzare un muro
Nella seconda strofa, dopo la sofferenza, pioggia e vento, arriva la consapevolezza. Quel sentimento che apre gli occhi, realizzare qualcosa che avrà strascichi sempre minori. Nayt in Danimarca parla a qualcuno, che si è rinchiuso in quattro mura piccole, strette, senza finestre. Proprio queste quattro mura, che sembrano proteggere, alla fine sono alienanti, sia per chi sta dentro, sia per chi resta fuori.
Oh no, quante lacrime hai nel corpo
Quante scuse che usi, lo so
Ci son cose che non hanno fine
Ancora fingi, perché?
Così si conclude un percorso tanto complesso come quello descritto dall’ombra che sta dietro la penna di Nayt. Una domanda, semplice, da sole tre parole, è l’intera potenza espressiva che troviamo nel brano Danimarca. In questo valzer ambivalente tra due figure difficili, sia insieme sia separate, nessuno vince e nessuno perde, eppure sembra che tutti, in qualche modo, si siano fatti male.
La penna valida di un artista “doppio”.
Dentro Nayt, come detto prima, sembrano vivere due artisti, due persone. Da una parte una figura quasi poetica, che giostra le parole così da renderle fluidi movimenti e non vuoti contenitori. Dall’altra, il rapper, che dimostra di avere una tecnica che pochi altri possono vantare, eppure non sembra ostentarne la potenza. Insomma, parliamo di uno di quegli artisti che spesso vengono definiti “di nicchia”, perchè il valore delle loro canzoni è superiore al risultato numerico. Nayt è forse un ibrido, tra il mainstream e la qualità elevata, tra la nicchia e il grande pubblico. Danimarca è solo l’ennesimo passo di un percorso di ascensione, musicale e scrittoria, ed è anche il nuovo singolo del rapper romano, fuori da venerdì su tutte le piattaforme streaming.