Che fine ha fatto il canto sociale e i suoi interpreti?

da | Dic 20, 2023 | News

Che fine ha fatto il canto sociale e i suoi interpreti è una domanda che forse molti si pongono già da tempo ma alla quale non è stata mai data una risposta né una spiegazione. Per sapere che fine ha fatto il canto sociale e i suoi interpreti bisogna sicuramente partire dal momento in cui […]

Che fine ha fatto il canto sociale e i suoi interpreti è una domanda che forse molti si pongono già da tempo ma alla quale non è stata mai data una risposta né una spiegazione.

Per sapere che fine ha fatto il canto sociale e i suoi interpreti bisogna sicuramente partire dal momento in cui la tradizione orale contadina e la cultura proletaria formatasi nel vivo delle lotte sociali s’incontrano. Almeno in Italia questi punti d’incontro hanno un nome e cognome ben definito. Molti cantautori e cantautrici che meglio hanno saputo descrivere i diversi contesti socioculturali, tra i quali Francesco Guccini e Giovanna Marini, hanno fatto sì che un’identità di gruppo diventasse testimonianza delle trasformazioni di vita e di lavoro della società italiana.

Nella storia narrata finora ci sono anche molti progetti musicali che non hanno messo d’accordo le masse ma che altresì rappresentano in maniera altrettanto importante la storia del canto sociale e politico.

Dalla scena romana organizzata nell’onda rossa posse e gravitante attorno all’attività del centro sociale Forte prenestino, al movimento studentesco della Pantera esploso con le occupazioni universitarie del 1990, passando per il gruppo di giovani pionieri del rap riuniti nella storica radio onda rossa. Insomma, in questi circuiti è nata l’esperienza musicale e politico-organizzativa più interessante da analizzare nella prospettiva storica del canto sociale: gli Assalti frontali, Banda Bassotti, 99 posse, Modena City Ramblers, Gang, CCCP.

Gli elementi testuali, strutturali e musicali esprimevano una contrapposizione radicale a un mondo che spesso li ha visti dimenticati, in cui l’ironia dei versi, e talvolta la violenza verbale espressa, era causa e contemporaneamente effetto di una presa di coscienza appena avviata. Una causa che molto spesso li vedeva lottare con la musica, per la musica.

Dunque, venendo al nodo della questione… il canto sociale da anni non ha saputo rinnovarsi e per questo non trova più grandi interpreti. A chi fa musica oggi non interessa schierarsi e perdere consensi, mostra timore nel mandare messaggi che possano essere controproducenti verso sé e verso le produzioni che lo appoggiano e soprattutto non sente sue cause che appartengono a intere generazioni prive di chiari riferimenti ideologici.

Tuttavia, sicuramente tra gli artisti che si battono per contenuti sociali, etici ed umani ricordiamo Lo Stato Sociale, Margherita Vicario (sempre più di frequente), Brunori Sas, Zen Circus, I Cani, Baustelle, Caparezza, Vinicio Capossela

Gli artisti del momento, forse, sono meno consapevoli della realtà della società o al contrario sono semplicemente più consapevoli che le tematiche sociali non vendono. 

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