Dopo aver disseminato indizi per molti mesi, aver affisso in centro a Milano un misterioso cartellone bianco e ancora, dopo un cortometraggio con Dario Argento, ecco l’annuncio ufficiale. Oggi 3 novembre è finalmente uscito il joint album di Salmo e Noyz dal titolo Cvlt. Il progetto per Sony Music Italy, Columbia Records, Lbnsk360° e Thaurus, arriva dopo circa dieci anni dall’idea dei due artisti. Lo scorso 26 ottobre noi di Cromosomi abbiamo avuto l’opportunità di partecipare alla conferenza stampa dell’anteprima di Cvlt e di scambiare qualche parola con Salmo e Noyz.
Di questa collaborazione si vociferava già da tempo e loro stessi ne hanno parlato parecchio negli anni, sin da quando si sono conosciuti.
L’album collaborativo è arrivato un po’ dopo rispetto ai tempi prestabiliti, proprio nell’anno in cui molti artisti, dal rap al pop, lo hanno realizzato. Cvlt è stato annunciato con un cortometraggio particolare, scritto e diretto da Dario Argento, prodotto da Think Cattleya e Maestro e con la coregia di YouNuts!. È stato anche proiettato alla Festa del Cinema di Roma. Salmo e Noyz ci hanno spiegato il loro legame con l’horror che si è sviluppato sin da quando erano ragazzini.
Non a caso, anche il titolo dell’album vede la parola Cvlt scritta come se fosse sangue che cola ancora fresco. Ricorda un po’ gli horror e i b-movie splatter anni ’70.
Questa rappresentazione è comparsa anche sul cartellone pubblicitario in centro a Milano che è stato fatto rimuovere poiché considerata un’immagine cruda, dato che la vernice rossa è stata scambiata per sangue. “Voglia di horror figlia del tempo in cui sono cresciuto” afferma soddisfatto Salmo, che dice abbiano incarnato il genere horror nel loro immaginario musicale. Ci svela inoltre l’idea di fare un prequel del corto, lavorando un po’ sui personaggi e adattandoli alla storia.
La collaborazione con Dario Argento è un esempio straordinario di come la creatività possa sfidare confini e superare le aspettative. Sarebbe interessante vedere sotto una nuova prospettiva la capacità visiva e musicale nel catturare l‘immaginazione del pubblico, attraverso un mondo oscuro e disturbante, che riflette la stessa intensità emotiva ed oscura della musica.
Un connubio naturale: Cvlt
Il disco contiene 15 tracce in cui sono ben riconoscibili le due anime dei rapper e in cui il rap fa da protagonista. Alle produzioni ci sono Luciennn, Sine, Ford78 e lo stesso Salmo. Poche invece le collaborazioni, che vedono Marracash, Kid Yugi, Coez e Frah Quintale.
Cvlt è un progetto culto, il titolo è nato per caso ed è un album pieno di citazioni sia dei due rapper che del mondo del cinema, del pop e del rap. Iconico il riferimento al classico Blues Brothers, che per loro è un cult, nel brano Nightcrawlers.
Il disco si apre con Anthem prodotta da Luciennn e già dal primo brano si capisce che il rap sarà il protagonista, dando un assaggio sull’immaginario che i due rapper vogliono realizzare. Si parte con una serie di citazioni, sia nel testo che sulla produzione, di alcuni dei brani più iconici di Noyz Narcos e Salmo. Questo testimonia la loro stima reciproca e la conoscenza delle canzoni uno dell’altro. Si scambiano i beat, lanciano le barre “a raffica” e sono evidentemente riconoscibili tracce come La Prima Volta di Salmo o Attica di Noyz. Ma non solo, Noyz reinterpreta Morte in diretta e Giuda di Salmo, che a sua volta ha riarrangiato le barre di Noyz in M3. Questi incastri colpiscono l’ascoltatore sin da subito e creano hype e aspettative sul resto del disco.
Segue Cringe in cui fa da producer lo stesso Salmo e c’è un bel connubio tra i due rapper che mettono nero su bianco il rapporto con la nuova generazione. Quella composta da youtuber, tiktoker e ragazzini che giudicano sparando sentenze senza sapere nemmeno chi sia Ennio Morricone. Tutto viene definito cringe ma i due rapper rispettivamente delle classi 1984, Salmo, e del 1979 Noyz, non sono i tipi da farsi definire boomer, soprattutto nella scena rap, dove si affacciano troppi “pischelli” senza contenuti.
Parte Incubi, prodotta da Sine e si percepiscono già le vibes da atmosfera cupa e alquanto horror.
Il brano parte con una reminiscenza della filastrocca della saga Nightmare con Freddy Krueger e sembra pronunciata dalle tipiche bambole assassine di un film horror. Le parole si susseguono in modo quasi brutale, citando Non dormire di Noyz: “La regola del club: non dormire mai”.
Arriviamo al primo featuring di Cvlt. Respira vede l’apparizione di Marracash, le due icone non potevano che chiamare il king del rap per celebrarne il genere. Già anticipato live sul palco del Marrageddon di Milano, presenta un sample del brano Breathe dei Prodigy. I tre rapper riflettono su molteplici temi, le scelte di vita e le sfide personali. I versi esplorano le tentazioni e la dualità tra luce e oscurità. Riflettono sulla loro evoluzione nel mondo della musica. Incitano “a respirare”, forse come un richiamo a prendere un momento per riflettere e scegliere consapevolmente le proprie azioni.
I rapper parlano della loro esperienza personale in un mondo difficile e conflittuale, riferendosi a diversi personaggi, tra i quali Django, Rambo e Commando. Sottolineano, inoltre, la lotta per il successo e il rispetto, con un testo ricco di immagini e concetti intensi che ti arrivano d’impatto, come la realtà complessa e spesso violenta.
Miracolo è invece un pezzo più “soft” quasi più intimo e profondo, in cui Salmo inizia con un flow lento. Il tema principale è l’inquietudine, l’ansia e la lotta interiore. Si parla di un desiderio di non rimanere fermo, di evolversi e cambiare, ma allo stesso tempo affronta le paure di sbagliare. C’è anche la mortalità e il desiderio di vivere la vita al massimo, nonostante le sfide e le difficoltà.
Ecco il turno della titletrack: Cvlt, vede anche Kid Yugi. Dopo il king del rap, la collaborazione con un artista emergente come Kid Yugi sembra quasi insolita, ma in realtà non è così. Salmo ci spiega che mettere dei giovani in degli album importanti è una cosa da fare, un po’ come ha fatto Marracash con lui.
“C’è un passaggio di testimone e se c’è un giovane che merita, tu lo devi infilare”.
Noyz aggiunge che Kid Yugi è uno dei pochi che ha la capacità narrativa e stilosa di fare rap come loro, pur essendo nato 20 anni dopo.
“Parla un linguaggio molto simile al nostro, ha la capacità di costruire una canzone in maniera differente rispetto ai ragazzi del tempo suo. Lo abbiamo scelto per questo motivo qui”.
Brujeria, che in spagnolo significa “stregoneria” è un omaggio all’omonimo gruppo death-grind metal messicano.
Questo brano sembra rappresentare una narrazione intensa e cruda, tipica dello stile rap. Noyz e Salmo interpretano temi come la vita di strada, l’ansia e la violenza. Noyz nella prima strofa si concentra sulla violenza e la vendetta, facendo riferimento anche al film Goodfellas e creando un’atmosfera oscura. La strumentale contribuisce ad ipnotizzare l’ascoltatore e ad assorbirlo in una dimensione angosciante.
In Croci e Cristi viene rappresentata l’energia e l’atteggiamento distintivo dei due rapper. C’è la volontà di distinguersi e di esprimersi in modo autentico. Salmo critica anche il suo stile e si difende dall’accussa di incoerenza. Salmo considera un culto i due lavori di Noyz: Guilty e Monster, mentre per il rapper romano sono cult gli album S.A.L.M.O. e The Island Chainsaw Massacre. Una prova di contaminazione è la successiva canzone My Love Song 2 ft. Coez e Frah Quintale, chiaramente il sequel di uno dei brani più famosi di Noyz (e l’unico che parla d’amore) che ha anche ispirato Salmo nella scrittura de Il cielo in una stanza.
Nella decima traccia, Chilometri, evocano la biografia delle rispettive vite e carriere, rendendosi conto che non bisogna fermarsi.
In Maledetti, con la produzione di Ford78, si esplora il desiderio di trovare un significato alla vita, di lasciare un’impronta indelebile attraverso l’arte e di connettersi con gli altri attraverso la musica. Grindhouse è palesemente un omaggio al film del 2007 di Quentin Tarantino e Robert Rodriguez.
Mentre Matrioska è una ballad quasi inconsueta che parla di amore, dipendenza e solitudine, il ritmo diventa incalzante in Nightcrawlers, dove ritroviamo in apertura la voce dei Blues Brothers.
Il progetto si conclude con il brano La fine in cui ci sono profonde riflessioni. Noyz Narcos parla della sua ascesa e dei risultati che ha ottenuto grazie alla sua carriera musicale, enfatizzando il duro lavoro e l’ambizione che gli hanno permesso di raggiungere il successo. Fa anche riferimento a situazioni difficili e all’idea di dover “giocare sporco” per affermarsi. Salmo esprime la sua gratitudine a coloro che non credevano in lui e mette in risalto la sua determinazione a seguire il suo istinto e a uscire dalla zona di comfort. Sottolinea, poi, l’importanza dell’autenticità e della ricerca del proprio percorso nella vita. Bisogna accettare il destino senza sapere esattamente dove ti porterà, ma affrontando le sfide e tirando le somme nel processo.
In anteprima durante la conferenza, i due rapper hanno annunciato due grandi eventi a Roma e a Milano nel mese di giugno 2024.
Il progetto ha già dimostrato di essere un successo, confermando le aspettative e l’hype che si era creato. Questo album rappresenta un capitolo importante della loro carriera e promette di offrire una straordinaria esperienza live alla quale tutti noi non vediamo l’ora di assistere.