Dopo il successo di Radio Gotham, album già classificatosi come disco d’oro, ed il doppio platino di Fragole, brano estivo che vede il featuring con Achille Lauro, Rose Villain torna a mostrarci le trasparenze notturne del suo universo con Io, me ed altri guai.
Il brano riprende il sample di Tainted Love, canzone che ha fatto la storia della musica a partire dalla versione originale di Ed Cobb, incisa da Gloria Jones nel 1965, fino alle cover dei Soft Cell del 1981, che l’ha resa celebre, ma lo fa in versione gotica.
Un amore contaminato, la cornice perfetta per raccontare con ironia il caos che a volte fa diventare matta me e chi mi sta intorno ma che alla fine mi rende quella che sono
Parole senza regole, una confessione viscerale: Io, me ed altri guai è l’esorcismo degli schemi
É nella notte che il nostro riflesso diventa animalesco, che la nostra vera natura si espone alla luce senza inganno alcuno, senza freni o inibizioni a modificare.
Questo Rose lo sa benissimo, non a caso con Io, me ed altri guai, ci troviamo catapultati proprio lì: nell’Arkham dei nostri dialoghi interni, dove la natura diventa sovrana ed indomabile.
Il brano si muove, con consapevolezza, tra le oscillazioni dell’accettazione del sé, rielaborando quelli che sono i pensieri contrastanti che spesso inquinano la nostra mente.
Io, me ed altri guai è la chiave che libera il lato oscuro, l’introspezione dell’istinto
Una cinematografia dark dalle incorruttibili fragilità dove, Rose, si trova ad essere sia regista che attrice. Un bacio all’Arsenico, l’amalgamarsi d’una bocca sul collo d’un bicchiere al quale chiedere di decifrare il proprio sapore, di distinguerne il gusto.
Io, me ed altri guai é il caos adrenalinico della Guernica, un quadro perfettamente complesso, capace di farsi leggere completamente soltanto dall’attenzione.