Uzi Lvke e Don Pero ci mostrano la vista dalle “Palafitte” 

da | Ott 5, 2023 | Recensioni singoli

Giovedì a mezzanotte è stato pubblicato Palafitte, il nuovo brano targato Uzi Lvke, in featuring con l’amico Don Pero. Il rapper romano Luca Sampieri ci porta ancora una volta tra le palazzine del Corviale, quartiere periferico di Roma in cui è cresciuto. Palafitte regala immagini forti e che trasportano l’ascoltatore tra le vie del quartiere, […]

Giovedì a mezzanotte è stato pubblicato Palafitte, il nuovo brano targato Uzi Lvke, in featuring con l’amico Don Pero. Il rapper romano Luca Sampieri ci porta ancora una volta tra le palazzine del Corviale, quartiere periferico di Roma in cui è cresciuto.

Palafitte regala immagini forti e che trasportano l’ascoltatore tra le vie del quartiere, respirandone l’aria e immergendosi nelle difficoltà della vita popolare.

Colpisce, nonostante sia un feat., come l’intera prima metà del brano sia affidata totalmente a Don Pero, con il quale Uzi crea una coppia d’attacco davvero credibile e ben riuscita.

I due sono legati da esperienze di vita similari, anche se cresciuti in città differenti, che hanno permesso la realizzazione di un pezzo in perfetta sintonia, dove le parole dell’uno sembrano la persecuzione di quelle dell’altro.

Il racconto di una vita dal basso, il Terzo Mondo Urbano, dove l’ambizione dei soldi sembra l’unica via d’uscita possibile, non importa quanto sia grande il prezzo da pagare. Il Dio denaro si trasforma velocemente nell’incarnazione del Diavolo, alla cui tentazione nessuno che si trovi in quelle condizioni potrebbe resistere. 

Ho fatto dei soldi un Dio 
e sono diventati il Diavolo 
dimmi chi al posto mio qua lo avrebbe rifiutato 

Situazioni familiari complicate dall’assenza di una figura paterna di riferimento, emozioni chiuse nel cassetto ed ecco che ci si avvicina ad un mondo pericoloso, fatto di ragazzi che, pur di avere qualche briciola, di sfuggire alla noia e di allontanarsi dal margine, intraprendono la via dello spaccio, travolti da un vortice inesauribile di scelte sbagliate, dal quale uscire è sempre più difficile.

Il ritornello è l’atto di un sapiente regista, che dopo averci fatto camminare tra i vicoli del quartiere ed entrare nelle stanze del male, si allontana con un’inquadratura panoramica, salendo su quei palazzi che sono diventati un simbolo e che ora appaiono come Palafitte sul mare. Un via vai di individui persi, alla ricerca della propria felicità. Ma da quassù, lontano da tutto, la vista non è poi così male, poiché sembra l’unico posto in cui si possa respirare davvero.

Ed ecco ancora che ritorniamo giù,  con una strofa ancora più introspettiva di Uzi che ci parla di quella casa piccola che sembra una prigione, di quella voglia di conoscere altre realtà in cui sognare è possibile, mentre qui la notte porta solo ansia e dolore.

In chiusura abbiamo, infatti, una sensazione di speranza e di riscatto che pervade il brano. Ci sono ragazzi che non si arrendono, che provano a vivere una vita diversa, dove sia possibile dare libero sfogo alle proprie emozioni, senza abbandonarsi al male.

sorridere per un motivo valido 
vorrei vendessero emozioni nel posto la dove abito  
una chance nella buca delle lettere 
al suo posto non fa bene 
un ragazzo che vuole emergere 

I due rapper, così simili nel loro modo di essere e di affrontare le difficoltà che la vita ha posto sul loro cammino, hanno realizzato un brano crudo ma allo stesso tempo sentimentale ed introspettivo. Emerge la loro emotività e credibilità nel racconto, dimostrando che hanno veramente qualcosa da dire, senza cadere in banali cliché. 

Noi siamo qui, pronti ad ascoltare le loro storie di vita vissuta.

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