Laos Fest 2023: le contaminazioni e l’incontro tra storia e modernità

da | Ago 7, 2023 | #Cromosomiintour

Si è conclusa venerdì 4 agosto la settima edizione del Laos Fest a Scalea, alla quale ovviamente noi di Cromosomi non potevamo mancare. Il festival di musica indipendente che si è svolto nelle serate di giovedì e venerdì ha visto esibirsi artisti da ogni parte di Italia, tutti visibilmente entusiasti di calcare il palco naturale […]

Si è conclusa venerdì 4 agosto la settima edizione del Laos Fest a Scalea, alla quale ovviamente noi di Cromosomi non potevamo mancare.

Il festival di musica indipendente che si è svolto nelle serate di giovedì e venerdì ha visto esibirsi artisti da ogni parte di Italia, tutti visibilmente entusiasti di calcare il palco naturale nel suggestivo scenario di Piazza Spinelli, nel centro storico del borgo.

Con una line up che già dal primo giorno ha suscitato l’interesse del pubblico l’evento ha registrato moltissime presenze, probabilmente anche oltre le aspettative date le ovvie difficoltà prevedibili nel riempire una piazza di dimensioni importanti e soprattutto alla luce della sfida che gli organizzatori hanno voluto affrontare cambiando radicalmente la location rispetto alle due precedenti edizioni.

La grande affluenza si è subito avvertita durante la serata del 3 agosto durante la quale, in ordine, si sono esibiti i SANTATERESA, a seguire Assurditè e infine DADA’.

L’it pop della prima band cosentina ha subito avuto la forza di riscaldare l’atmosfera e di rompere il ghiaccio instaurando un gioco di empatia con gli spettatori che hanno riconosciuto il sentimento di appartenenza al territorio che i ragazzi non hanno esitato a manifestare.

Assurditè si è rivelata una bellissima scoperta sulle sue note R’nB, solare, divertente e decisamente con una forte personalità, insieme a tutta la sua band ha fatto respirare aria di sintonia e allegria, dimostrando grande armonia tra i membri del gruppo.

La prima serata live si è conclusa sulla musica elettro pop innovativa di DADA’. La guest attesa da tutti ha reso la piazza un tripudio di balli, canti e gioia con il suo spirito partenopeo che non guasta mai quando ci si vuole divertire, mantenendo sempre una spiccata eleganza e compostezza sul palco.

Il grande successo del festival ha trovato conferma nella seconda serata dedicata al cantautorato italiano.

Il primo ad esibirsi è stato il bravissimo Giovanni Toscano, cantautore emergente che ha avvolto il pubblico con il suo timbro delicato, caldo e allo stesso tempo graffiante. La sua voce incanta e fa venire voglia di ascoltarlo ad oltranza. Tra un pezzo e l’altro ha voluto raccontarci di sé, delle sue origini calabresi e di quanto fosse visibilmente emozionato di suonare in un posto che in qualche modo sente un po’ casa.

Dopo esserci emozionati con le canzoni di Giovanni toscano, è salito sul palco Avincola accompagnato dalla sua band composta da Edoardo Pedretti e Luca Monaldi. I tre ragazzi che insieme sono una forza, hanno portato sul palco grinta, energia e tanta ironia, creando un clima assolutamente festoso.

Infine abbiamo potuto ascoltare le canzoni di Colombre, il quale, nel disappunto del pubblico carico e desideroso di continuare ad ascoltare i brani dell’artista, è stato purtroppo interrotto dalla pioggia poco dopo l’inizio del suo live.

Neanche la pioggia ha però allontanato il pubblico che, nonostante le avverse condizioni climatiche che hanno colpito Scalea durante l’esibizione dell’artista Colombre al Laos Fest, ha preferito ripararsi sotto i gazebo, allestiti con prontezza dallo staff, pur di continuare a godere della buona musica e di quello che è stato a tutti gli effetti un evento che non ha nulla da invidiare a festival di portata maggiore anche per quanto riguarda la capacità di problem solving dimostrata dall’organizzazione che tempestivamente ha riorganizzato l’evento all’interno del cortile del Palazzo.

In entrambe le sere il pubblico non è tornato a casa dopo le esibizioni live, ma è stato accolto, infatti, nel cortile del Palazzo Spinelli per proseguire la serata con l’aftershow organizzato con dj set nel chiostro interno.

La sera del 3 agosto il pubblico ha continuato la propria serata ballando sui bit del dj Fabio Nirta, famoso per i suoi dj set di musica indie.
Il secondo post serata è stato invece diretto dagli Italo Bros, ragazzi di origine scaleota, di fama internazionale che ormai da anni portano la loro musica in tutto il mondo.

Il momento di divertimento e condivisione anche quest’anno non ha trascurato temi importanti come la sostenibilità, riducendo al minimo l’utilizzo della plastica e affidandosi ad una società di riciclo che ha voluto sostenere a pieno la manifestazione offrendo i suoi servizi.

Quest’anno, quindi, vista la partecipazione di circa mille persone per entrambe le date, la scommessa di contaminare il centro storico di Scalea con una proposta artistica innovativa e travolgente si può dire assolutamente vinta.

Per questo gli organizzatori, soddisfatti del successo raggiunto, sono pronti a mettersi già a lavoro per regalarci la prossima edizione del Laos Fest, festival capace non solo di raccogliere tutte le età e tutti i gusti ma anche di creare un clima dove chiunque possa sentirsi immerso in un’atmosfera magica dettata sicuramente dalla bellezza del posto ma anche dalla passione e dall’amore che chi organizza nutre per la musica e per il proprio territorio che merita tanto.

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