Il rap italiano ha vissuto giorni infuocati, ma tra diss e polemiche, c’è qualcosa che potreste aver trascurato. “Belli i tuoi diss, non li sa nessuno. Ci sembra che non dissi nessuno“. No, non si tratta di un nuovo sviluppo. Queste parole provengono da Umile, il nuovo album di Tony Boy per Warner Music, un progetto che merita senza dubbio la vostra attenzione.
Si tratta di un viaggio di 15 tracce, che vanta la collaborazione di artisti del calibro di Shiva, Frah Quintale, Kid Yugi, Digital Astro, Nerissima Serpe, Vale Pain e Artie 5ive. Una line-up di desideri esauditi per tutti gli amanti del rap. Non male per un artista che canta:
Non ho voglia di far featuring,
né perderei il tempo.
Tony Boy rimane umile ma non delude le aspettative.
L’album mette in evidenza le diverse sfaccettature e la versatilità dell’artista, capace di unire un lato più introspettivo a banger esplosivi. L’equilibrio è la chiave in queste composizioni, soprattutto in un progetto che si presenta così variegato. Tony Boy sa come caricare l’energia e come rallentare il ritmo, mantenendo sempre un’impronta estremamente personale.
Da uno stile crudo e street, che spesso caratterizza il sound del rapper padovano, si passa ad atmosfere malinconiche intrise di uno storytelling estremamente personale.
Fare rap è un po’ troppo facile,
è un po’ più difficile mostrarsi fragile.
Tuttavia, Tony Boy sembra essere un maestro in entrambe le sfide.
Tra le tematiche dell’album, spicca quella del successo e del suo lato oscuro, la quale viene affrontata anche nel brano Umile, il featuring con Shiva che dà il nome al progetto. Il messaggio che Tony Boy sembra voler comunicare è che, in un contesto in cui molte persone sono interessate solo a sfruttarti, è fondamentale rimanere con i piedi per terra e tendere la mano a coloro che sarebbero disposti ad aiutarti senza aspettarsi nulla in cambio.
So che, anche senza gli anelli, lei mi prenderebbe la mano, ah, ah
Devo ricordarmi che molti qua ti usano, uh-oh
E so che per stare tranquillo devo esserе più furbo, ah
In definitiva, Umile è un album fresco, per sound e contenuti, che consolida ulteriormente la posizione di Tony Boy come una delle figure di spicco del rap italiano. Insomma, diciamocelo, avrebbe tutte le ragioni per non rimanere umile.
Rimango umile
Non ti metti mai in gioco, però parli, sembri un giudice
Mia madre mi ha educato e non montato, resto umile
Siamo giovani GOAT nati da persone umili
E questi hanno il coraggio di dirmi anche: Resta umile