E’ nella mezzanotte di venerdì 21 Aprile che, guidati con minuziosa precisione dalle parole di Laila Al Habash, atterriamo su giove: un brano che parla di determinazione, consapevolezza ed indipendenza, firmato dalla produzione di Strabber.
Laila Al Habash ci racconta ciò che una donna vuole e non vuole
Pone, per prima cosa, una lente d’ingrandimento sul concetto del “bisogno di essere vista“, ma soprattutto vista per quella che è: una donna pensante, che non ha bisogno di aggrapparsi a nulla. Men che meno di constatare il proprio valore attraverso il rapporto con qualcuno.
Io lo so che sono come tutti
banale, mediocre, niente di specialе
e voglio quello che vogliono tutti
una casa, un amore, sono un animale
giove racconta il coraggio di liberarsi dagli schemi, invita ad uscire fuori dalla scatola ed ammettere di essere quel che si è: interamente, senza filtri
Laila Al Habash ci trascina dolcemente dentro ad una tempesta di consapevolezza: non abbiamo bisogno di conferme esterne per essere noi stessi, siamo liberi di muoverci dentro ai nostri passi, pure se scostanti e discostati dalle realtà altrui.
Non abbiamo bisogno, ad ogni costo, di una persona al nostro fianco per essere degni d’amare, l’amore è altro, mai una combinazione forzata, l’amore è anche ammettersi completi da soli.
Sì, è vero, ma il viaggio in due è sempre più divertente.
Infatti, il brano, nel ritornello si apre all’ammissione dell’altro: un sussurro a pieni polmoni che s’arrende all’emozione
L’amore è guardarsi e scegliersi anche senza doversi trattenere, è riporre l’ego in un cassetto: è anche scegliere di essere soli assieme.
giove è un brano coraggioso, apre le porte di casa senza paura di mostrarsi o troppo disordinato o troppo maniacale, è un flusso di coscienza notturno: si presenta e si scopre allo stesso momento.
Cara Laila, la bellezza forse non riuscirai più a vederla, ma sai come raccontarla.
Grazie.










