“Dentro” una voragine d’eccezione chiamata “Gazzelle”

da | Apr 21, 2023 | In Evidenza, Recensioni album

Ciao Flavio, come stai? Noi, e parlo al plurale perché so che posso permettermi di farlo, siamo tutti un po’ provati dall’uscita di DENTRO, l’ep che ha squarciato la notte tra giovedì e venerdì. “Alle volte uno si crede incompleto ed è soltanto giovane” diceva Italo Calvino ma a noi, oggi, piace più gridare con […]

Ciao Flavio, come stai? Noi, e parlo al plurale perché so che posso permettermi di farlo, siamo tutti un po’ provati dall’uscita di DENTRO, l’ep che ha squarciato la notte tra giovedì e venerdì. “Alle volte uno si crede incompleto ed è soltanto giovane” diceva Italo Calvino ma a noi, oggi, piace più gridare con lo stereo a palla:

Ma dentro c’ho qualcosa che non va

e non so bene cosa

so soltanto che non va

Quanti di voi si sono sentiti così? Siamo navi che cercano di resistere alla tempesta, marinai che cercano di imbarcare meno acqua possibile per sopravvivere, per arrivare a domani guardando in faccia ieri e dire “ce l’ho fatta ma ogni volta che riesco a superare quel nuovo ostacolo perdo un po’ di me”.

E quel pezzo di te mica torna indietro, a volte si incrosta e finisce in angoli spigolosi dell’anima finché non rispunta così, in un bel giorno di sole, quando credevi che una canzone non avrebbe potuto portarti dentro QUEL te.

I sensi di colpa però

ma solo per quello che non t’ho dato

ma è andata come è andata…

Questo mezzo disco di Gazzelle è per me un ringraziamento per quell’amore, per aver chiuso quella porta lasciando lo spiraglio aperto, per aver abbassato la serranda senza farla arrivare a terra, per aver spento la luci principali di casa lasciando l’abat jour accesa a fianco al letto.

Perché non c’è bisogno di dimenticare totalmente chi ci ha permesso il lusso di provare sentimenti ed emozioni. Perché senza quell’incontro, senza quella connessione, senza quella persona saremmo stati solo degli esseri viventi ibridi non in grado di provare emozioni. E quando si parla di emozioni va bene tutto: l’importante è SENTIRE. Se senti sei vivo e finché vivi allora ne vale la pena.

Come i pensieri che non farei

se non ci fossi mai stata

senza pensare come sarebbe

se non ci fossi mai stata…

DENTRO è l’accettazione di ciò che che non puoi cambiare o riavere perché riaverlo significherebbe riviverlo in un modo diverso da quel che è stato.

Ed infatti, tramite un super feat con thasup, Gazzelle parla proprio di questo, di “quel che eravamo prima”.Anche se, la maggior parte delle volte, prima di accettare quel che è stato si fanno dieci passi avanti ed undici indietro. Quando è stata l’ultima volta che avete detto di far una cosa per l’ultima volta? O meglio, quante volte avete trasformato quel “mai” in un’altra volta ancora?

Resto solo se non te ne vai

anche se so già cosa vuoi

e mi metterò in mezzo ai guai…

E poi entra in campo Fulminacci che affiancando Gazzelle fa impazzire di brutto.

Io non lo so che succede quando resto solo

e mi perdo dentro di te

è come andare in giro a cercarsele

io non lo so

come quando perdo la testa

e tu resti comunque vicino a me

Di nuovo, voce del verbo APPREZZARE, prima coniugazione, COMPRENDERE, seconda coniugazione ma non meno importante, l’essenza vera del volersi bene e del tenersi insieme: non esiste una colla ad hoc per i rapporti interpersonali, ne tantomeno un tipo di acciaio indistruttibile per riuscire a non slegarli.

Gazzelle ci ricorda quanto cazzo è bello essere umani: dobbiamo amare bene ed anche male perché fa parte della nostra natura emotiva imperfetta e va benissimo così.

Grazie Flavio, ti voglio un sacco bene.

E, soprattutto, grazie per darci quelle parole che non riusciamo mai ad esprimere davanti a quell’unico paio di occhi che ci salvano e distruggono la vita contemporaneamente.

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