Milano – Torino on the road. Tra una cosa e l’altra do un’occhiata al comunicato stampa del Loud Kids World Tour dei Måneskin. Del Cs non mi stupisce il fatto che il tour sia partito il 26 ottobre scorso e abbia toccato Giappone, Sud America, Città del Messico, Nord America, Canada, e che nel corso del 2023 farà tappa praticamente in tutta Europa con l’aggiunta delle cinque date – evento negli Stadi di Milano, Roma e Trieste. No, non è questo a stupirmi, o per lo meno non mi stupisce quanto quelle due parole scritte in stampatello, in rosso come il fuoco che, accanto a ciascuna data, recitano SOLD OUT. (Tutte sold out, ad eccezione di quattro, cinque date di tutte le trentasei in elenco). Non lo nego: un brivido mi percorre la schiena perché sulla strada che, dalla mia Milano mi porta a Torino, realizzo che quel sabato sera avrei assistito a qualcosa di veramente unico ed eccezionale.
Reduci dalla data del 23 all’Arena di Pesaro, Damiano, Victoria, Ethan e Thomas sabato 25 febbraio infiammano il Pala Alpitour di Torino per un’altra storica data sold out.
I Måneskin, grandi performer sin dagli esordi, garantiscono al pubblico torinese uno show incredibile: due ore di musica, vigorosa ed energica, travolge indistintamente tutti i presenti: tanti i bambini accompagnati dai genitori, giovani adulti e ragazzini. Davvero incredibile come, nel giro di pochi anni, quattro ragazzi di vent’anni siano riusciti a conquistare i cuori di tutto il mondo.
Faccio un giro nel parterre e alcuni fan mi raccontano che occupano il Pala Alpitour dalle 4:30 della mattina per assistere alla performance live di quella band che, malgrado le critiche di quei pesantoni filo-rock che non riescono a contestualizzare un fico secco, al momento rappresenta maggiormente l’Italia nel mondo.
Un ricco repertorio che spazia dai nuovi travolgenti successi raccolti in RUSH! (fuori dal 20 gennaio scorso e già, in Italia, certificato disco d’oro) grazie ai quali la vibe si mantiene spavalda, toccando l’apogeo con Kool Kids. Non mancano le ballad, toccanti e intense, quali The Loneliest (che chiude la scaletta della serata, esattamente come fa con il disco), Timezone, Coraline, La Fine fino alle superhits internazionali Mammamia e Supermodel e la fortunata Zitti e Buoni che oltre a conquistare la prima posizione al Festival di Sanremo, porta i Måneskin a Rotterdam, a vincere l’ Eurovision Song Contest 2021.
Uno show mastodontico costruito su un palco oggettivamente vuoto, sdraiato sotto un tetto luminoso che Damiano descrive come «un’astronave incredibile».
Dopo i primi due pezzi, il frontman fa una premessa:
«Parlerò poco questa sera perché, in italiano, dire “su le mani, gridate ragazzi” mi mette un po’ in imbarazzo. Quindi, chiedo il vostro aiuto nel farlo autonomamente e, nel caso, non prendetemi per il culo. Grazie!»
Pensadoci, Damiano non ha tutti i torti! Incitare il pubblico con «Put your hands up in the air!» sui palchi di Messico, Canada, Nord e Sud America o su quello del Coachella suona decisamente più agevole, o comunque sentito in italiano è abbastanza cringe.
Poche, infatti, sono le chiacchiere, ma non servono di certo parole per addobbare la serata: lo show curato e prodotto da Vivo Concerti si commenta da sé. Nei Palasport, il Loud Kids Tour vede una produzione del tutto innovativa, composta da oltre 300 corpi illuminati e quasi 40 universi di programmazione: un tetto luminoso crea una vera e propria coreografia, in cui ciascun componente (di forma diversa) si muove curvandosi e sfruttando tutto il perimetro aereo, a velocità variabile, che contribuisce a far immergere ancora di più lo spettatore nello show con un movimento continuo per oltre due ore di spettacolo.
A metà del live notiamo il quartetto trasformarsi in un duo: Damiano, accompagnato da Thomas alla chitarra, ci offre un repertorio tutto italiano composto da tre brani storici che rappresentano i souvenir di alcuni momenti iconici nella carriera dei Måneskin: Amandoti (cantata all’Ariston due anni fa in occasione della serata delle cover insieme al mentore Manuel Agnelli), Vent’anni e Torna a casa. Un momento intimo, un caldo abbraccio al pubblico.
Un’ altra parentesi merita attenzione è sicuramente l’intro di The Loneliest interpretata esclusivamente da Thomas che, sul palco accompagnato solo dalla sua chitarra, conquista il Pala Alpitour di Torino. Dopo qualche minuto viene raggiunto da Victoria, Damiano ed Ethan che si agganciano all’intro per poi salutarci con il bis di I wanna be your slave.
Quello dei Måneskin è uno show al quale, da fan o non fan, una volta nella vita vi invito ad andare! Affrettatevi però perché le date italiane, al momento ancora vendibili, sono la seconda di San Siro del 25 luglio e le due all’Olimpico di Roma del 20 e del 21 luglio.
Regalatevi concerti, amatevi, divertitevi.
Setlist:
DON’T WANNA SLEEP
GOSSIP
ZITTI E BUONI
OWN MY MIND
SUPERMODEL
CORALINE
BABY SAID
BLA BLA BLA
IN NOME DEL PADRE
BEGGIN’
TIMEZONE
FOR YOUR LOVE
GASOLINE
TORNA A CASA
VENT’ANNI
AMANDOTI
I WANNA BE YOUR SLAVE
LA FINE
FEEL
MARK CHAPMAN
MAMMAMIA
KOOL KIDS
THE LONELIEST










