Eccoci giunti alla quarta serata del Festival di Sanremo 2023. E’ probabilmente una delle serate più attese, di quelle che o si amano o si odiano.
Vi stiamo immaginando così, spaparanzati sul divano in attesa di cantare (o meglio urlare) la canzone che ha segnato la vostra adolescenza, che vi ricorda dell’infanzia oppure che, semplicemente, è storia della musica italiana.
Ad esibirsi sono tutti gli artisti in gara, accompagnati da un ospite nell’esecuzione della cover scelta.
Non sono mancati i monologhi, i siparietti tra Gianni Morandi e Amadeus che non profumano così tanto di gioventù come credono. E non è mancata nemmeno un po’ di sana ironia da parte di Chiara Francini, co-conduttrice della serata, e nemmeno è mancata una ventata di allegria da parte de La Rappresentante di Lista e Takagi & Ketra.
Ma veniamo a noi, cosa possiamo dire?
Alcuni artisti ci hanno fatto sognare, altri ci hanno fatto interrogare del perché di quella scelta. Allora non ci resta che raccontarvi quello che la nostra redazione ha visto scorrere in tv, tra un cambio palco e uno stacco pubblicitario.
Ecco i nostri 5 flop della serata:
Mr. Rain con Fasma – Qualcosa di grande
Voto: 4+
Diciamo che i presupposti c’erano tutti, ma ci è sembrato di ascoltare una canzone irriconoscibile. Sarà stato un uso spropositato di autotune, o semplicemente, la scelta di un brano sbagliato? Cremonini è Cremonini, cioè…
Ariete con Sangiovanni – Centro di gravità permanente
Voto: 5+
Esibizione un po’ sottotono che non ha reso giustizia ad un brano che è storia della musica italiana. Ci siamo sentiti su una nave in balia delle onde, e non abbiamo mai avuto la sensazione che fosse presente un capitano. Si poteva fare di meglio? Sicuramente sì.
Rosa Chemical con Rose Villain – America
Voto: 5+
Il brano scelto è uno dei più conosciuti della mitica Gianna Nannini. Sarà che siamo abituati alla sua iconica grinta, ma in questa esibizione ci è mancato qualcosa. Rosa Chemical si è lasciata un po’ eclissare dalla voce di Rose Villain. Prevedibile? Vocalmente sì.
Coma_Cose con Baustelle – Sarà perché ti amo
Voto: 5+
Probabilmente per noi la delusione più grande. Le aspettative erano alte, ma questa cover proprio non ci è piaciuta. Ci sono mancate l’armonia e la chimica trasmesse ad ogni esibizione. Purtroppo è un’esibizione che ha il sapore di un’occasione sprecata.
Olly con Lorella Cuccarini – La notte vola
Voto: 5,5
C’è chi ha guardato tutto il tempo il balletto della Cuccarini e chi mente. Olly è passato un po’ in secondo piano e c’è da aspettarselo quando si decide di farsi accompagnare da una veterana della tv. Possiamo dire che era un po’ l’esibizione che ci aspettavamo? Sì! Perché è nei flop? Perché oltre la Lorella nazionale si è visto e ascoltato ben poco…
Ecco, invece, i nostri 5 top di serata:
Giorgia con Elisa – Luce/Di sole d’azzurro
Voto: 9,5
Abbiamo poche certezze nella vita, una di queste è il modo in cui riescono ad incantare con le loro voci queste due donne. La loro era un’altra gara. C’è poco da dire, se non che hanno folgorato noi e l’Ariston. Solo applausi per loro, standing ovation anche da casa, pelle d’oca e occhi lucidi.
Marco Mengoni con Kingdom Choir 13 – Let it be
Voto: 9+
Eccola un’altra grande certezza. Che dire? Una voce bellissima che canta un grande classico globale. Lectio magistralis di come si prende il brano di un altro e lo si rende proprio, Marco Mengoni, salvo scossoni dell’ultima sera, si appresta ad essere ricordato come il vincitore di questa edizione. La stiamo tirando? Assolutamente no, ha giocato un altro campionato, nettamente. Il nostro è un auspicio, fan base di Mengoni potete evitare gli scongiuri…
Articolo 31- con Fedez Medley
Voto: 8-
Un piacevole ritorno al passato. Hanno giocato in casa, cantando un medley dei loro brani storici. Hanno fatto bene a non addentrarsi in strade sconosciute? Probabilmente sì, visti alcuni inciampi di serata. Sensazioni? La strada che da casa porta al liceo, zaino in spalla, lettore mp3, sigaretta fumata di nascosto, sei felice e non lo sai…
Lazza con Emma – La fine
Voto: 7,5
Esibizione molto sentita, emozionante. Lazza decide di dare un vestito nuovo al brano, capace di calzare a pennello anche sulla sua voce. Emma fornisce la solita carica che la contraddistingue. Un mix che bene si incastra e non sfigura affatto, anzi conferma l’ottima figura in questa kermesse per colui che ha vissuto un 2022 d’oro.
Elodie con Big Mama – American Woman
Voto: 7,5
Una performance da pelle d’oca. C’era la grinta, c’era la bravura, c’erano due donne con due voci graffianti che hanno assaltato, come si assalta un portavalori, il palco dell’Ariston con il loro talento cristallino. Elodie ha dimostrato, ancora una volta, di essere un’artista fenomenale, capace di rompere gli schemi, essere ammaliante quando vuole, delicata quando crede sia necessario. Alla redazione di Cromosomi è piaciuta? Fate voi, non sarebbe qui se non fosse altrimenti…