Esteta nella forma, sarcastico e pungente nel contenuto, Ernia è un rapper che l’Italia ha iniziato a comprendere, pienamente, in ritardo. Gemelli è la consacrazione.
Blocca il tempo “come Salgari”, riprende quelle forme ornamentali di Come uccidere un Usignolo aggiungendo il taglio di 68. Gemelli può essere considerato oggettivamente il lavoro più completo dell’ex componente della Troupe d’Elite.
Ed è a proposito del collettivo sopracitato che Ernia inizia il suo ultimo album.
Vivo parla di uno sguardo alle spalle, di una resilienza in senso davvero alto. Vivo diventa l’overture contenutistico sia dell’album che del passato del rapper. Si citava la Troupe d’Elite non a caso. Un gruppo formato, tra gli altri, da Ernia e Ghali. Sulla questione del nome, in Vivo Ernia si riferisce al suo pseudonimo artistico ai tempi della Troupe d’Elite, Er Nyah (anche Ghali cambia il nome dal suo primitivo Ghali Foh), e di come non sia cambiato e sia rimasto Vivo. Un Mattia Pascal del rap italiano.
M’hanno sparato in faccia e sono ancora vivo
M’hanno strappato il cuore e sono ancora vivo
M’hanno cambiato il nome e sono ancora vivo
Mi sento così vivo
Qualche anno fa, i tifosi rossoneri lo ricorderanno, Ernia pubblicava per il Milan un freestyle per inaugurare la collaborazione tra il club e Puma. La metafora calcistica nel King di QT8 non è mai mancata, soprattutto quella sottile. In Gemelli tale tesi è confermata da Superclassico. La seconda traccia dell’album è un racconto di una storia in cui vi è chiaramente un riferimento a quella che è una quotidianità sentimentale esasperante. Nel ritornello però c’è la risoluzione. Il riferimento a Boca-River, il Superclassico che tiene con il cuore sospeso non solo una nazione ma un pianeta intero. Quel respiro affannoso di un derby, i continui tuffi al cuore, costituiscono i metri di misura di un amore.
Riuscire a fare un remake è sempre complesso. Soprattutto se l’originale da rivisitare è Puro Bogotà dei Dogo con Marracash e Vincenzo da Via Anfossi. Un pilastro del rap italiano che con ingegno Ernia, Rkomi, Tedua e Lazza hanno saputo riprendere e attualizzare trasformandolo in Puro Sinaloa. La bravura del quartetto è stata confermata anche da Marracash nei giorni scorsi sul suo profilo IG.
Gemelli è una visione davvero nuova, un’altra lingua, per dirla alla maniera di Ernia. Non me ne frega un cazzo è un pezzo in collaborazione con Fabri Fibra. Il livello rimico e ritmico è superiore alla media. Fibra aggredisce, Ernia giustizia come un elegante sicario.
Uomini Di Mare, le mie prime rime (Seh, seh)
Metto tutti in piazza come le sardine (Seh, seh)
Uomini di Mare, il colletivo di Fibra e Lato, ricorda quel rap di strada, d’asfalto, degli anni ’90. Alle porte dell’ultimo decennio del XX secolo un film imperversava soprattutto fra i giovani: “Mary per Sempre”. Questa storia che va a riprendere prototicamente momenti bui di un’epoca in cui Ernia ricorda ciò che è il suo background morale, più che artistico.
Si unisce a lui in quella che nell’album è MeryxSempre, citando i Gemelli Diversi, Shiva che regala l’upgrade al pezzo. Stilisticamente ineccepibile e concepito come uno dei pezzi più completi per scrittura e ritmo degli ultimi tempi, U2 ricorda un Ernia di No Hooks con più eleganza. Un usignolo che, oramai, è divenuto un falco predatore di strumentali.
Ora pure in dirigenza proprio come Boban
“Fratelli Karamazov” leggo mentre mangio platano
E penso che mi appendo un platino
Volo come Pegaso, avversari planano
Una brutta cera, bro, spero che almeno ti paghino (Spero, sì)
Il pezzo d’amore, in ogni sua forma, spetta alla collaborazione con Luchè. Strofa come sempre perfetta quella del partenopeo che, in Pensavo di Ucciderti, dà prova di essere all’altezza di un prodotto sicuramente non convenzionale come Gemelli. In quest’accezione sentimentale vi è un monologo interiore, Cigni. Un riferimento, quello al suicidio dei cigni se abbandonati dal partner, che rimarca un’inadeguatezza sentimentale e temporale. Un freno dovuto ad una condizione umana più che artistica mettendo in relazione le due condizioni. Ernia qui raggiunge il picco massimo d’eleganza, un testo scritto con questa consapevolezza, a questi livelli, non si vedeva da un po’ di tempo.
Scuotimi per davvero, cambia i piani
Forse non sono adatto a quest’era, ferma il tempo come Salgari
Ho un’idea per fare i soldi, vuoi vedere?
Vieni, son solo adesso, c’è posto se vuoi sedere
Compriamo la gente per ciò che vale, noi due insieme
La vendiamo a quanto cazzo crede di valere
In ultima battuta citiamo Fuoriluogo. Ultimo featuring di Gemelli è Madame. L’inadeguatezza del vero in una visione utopica che è paradossalmente verità. Il congedo dell’artista sta tutto nel trovare un posto, un luogo in cui sarà adeguato anche lui.
Questo luogo, in parte, in quella che è la dimensione musicale italiana Ernia finalmente l’ha trovato sfornando uno degli album più significativi del 2020.










