Atto II – Disordinato spazio, in scena Joan Thiele

da | Apr 30, 2021 | Recensioni album

Atto II – Disordinato spazio è il nuovo secondo atto di Joan Thiele composto dal doppio singolo Tuta Blu e Scilla. Siamo di nuovo seduti con i nostri pop corn al burro, il biglietto nella giacca destra del cappotto e in rigoroso silenzio in attesta che il film cominci. Decidendo di suddividere la sua musica in […]

Atto II – Disordinato spazio è il nuovo secondo atto di Joan Thiele composto dal doppio singolo Tuta Blu e Scilla. Siamo di nuovo seduti con i nostri pop corn al burro, il biglietto nella giacca destra del cappotto e in rigoroso silenzio in attesta che il film cominci.

Decidendo di suddividere la sua musica in atti, avevamo già ascoltato Atto I – Memoria del futuro lo scorso febbraio come se ci trovassimo al cinema o a teatro. Come se ad ascoltare la sua musica fossimo tutti nello stesso luogo magico. Ci eravamo messi comodi, eravamo al Cinema, con Mace e Venerus, abbiamo tutti, stretti più che mai, sperato in un Futuro wow grazie a Ceri: è stata una gran festa, con metri di pizza e crêpes calde. Ma Atto II – Disordinato spazio ci incasina ed è un po’ come uscire fuori dall’acqua dopo un tuffo, i pensieri si asciugano ma restano ancora visibili.

Joan Thiele ha annunciato l’uscita del suo EP parlando del suo disordinato spazio. Perchè ci sono due categorie: chi ha i pensieri in subbuglio e chi mente.

“Il secondo Atto lo dedico al mio Disordinato spazio. Alla mia mente. Ai miei pensieri disordinati. A due canzoni che nascono insieme, ma sono opposte. Disordinato spazio è la mia testa, la dimensione dei miei sogni. Quel luogo in cui nascono le idee e si trasformano in musica. I miei pensieri si propagano come cavi nella terra e prendono forma nell’universo che mi circonda. Io sono l’insieme di questo caos, in equilibrio tra forza e fragilità”

Atto II – Disordinato spazio ha tutti i requisiti per diventare uno di quegli EP che ascolti mentre lavi i denti, mentre ti sporchi di gelato, quando sei da solo e vuoi ballare senza che nessuno ti veda, mentre cucini e maledici lo zucchero nella pasta. La voce di Joan Thiele è fuori discussione, ha tutto quel calore che serve per rimetterci a posto, quando ancora sul bagnasciuga, fatto il triplo tuffo carpiato, abbiamo bisogno del sole.

Il primo singolo Tuta blu prodotto con Emanuele Trigli, è una canzone d’amore scritta per un’amica. L’immagine è quella di una stanza, confessionale di segreti e contenitore di fragilità. Due amiche si vogliono bene, una più dell’altra è triste, con la tuta ci si sente un po’ meno qualcosa. C’è sempre una che consola l’altra ma poi coi demoni si fa a metà e le spalle diventano abbastanza forti per reggere entrambe.

sei bella anche con la tuta blu

perchè non sorridi baby?

hai gli occhi pieni d’acqua

raccontami tutto che passa

 

sei piena di luce

non credere a nessuno

brilli anche di più quando siamo al buio

Scilla realizzata con Amanda Lean & Not for Climbing, è tutta natura, forza incantatrice, capricciosa e spietata. Ha scenari completamente differenti dalla precedente, c’è fuoco e luna che splende, maree e acque gelide. Un rapporto con la madre terra che è solido e indistruttibile, la voglia di fondersi ed essere una cosa sola, fare come le sirene: ammaliare e poi distruggere, a volte.

sotto l’acqua sai si può stare bene

rido la notte, qui nessuno mi vede

e sotto l’acqua io riesco anche a tremare

la terra ci beve, noi siamo sirene

Atto II – Disordinato spazio non è solo un EP, è un po’ come il bugiardino che troviamo all’interno di un medicinale. Ci indica le dosi, le caratteristiche terapeutiche e le avvertenze per l’uso ai nostri pensieri disordinati. Non sempre è efficiente, ma ogni tanto li gestisce.

Insomma, vuoi un pop corn al burro?

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