FRESH TALENT: SELTSAM

da | Dic 30, 2025 | FRESH TALENT, Interviste

Scusa Mamma è il brano che Seltsam ha portato in gara a Sanremo Giovani, e non solo...ce lo racconta nella sua intervista.

Una lettere di scuse, che scuse non sono: di questo parla il brano che Seltsam ha portato a Sanremo Giovani. Scusa Mamma è una canzone dalla melodia delicata e dall’aroma particolare, intensa nelle parole, da lacrime agli occhi. Soprattutto è quella pagina che tanti figli vorrebbero scrivere alle proprie mamme. Questo è uno degli enormi punti di forza di questo artista: nella sua musica c’è insita la capacità di farsi portavoce di una generazione intera, composta di studenti fuorisede e fuoricorso, di figli che sbagliano e provano a non farlo, ma anche di genitori che lottano per comprendere i figli stessi.

Un altro punto di forza è l’impatto che l’artista ha, grazie ai social, sul proprio pubblico. Anche se non conoscete ancora la sua musica, in qualche modo avete già conosciuto Seltsam, magari su Tiktok, magari su Instagram. La parentesi di Sanremo Giovani con Scusa Mamma è un passo, con una canzone di assoluto valore, in un percorso che sta prendendo una traiettoria sempre più chiara e definita.

Scusa mamma, lettera a cuore aperto

Come detto in precedenza, Seltsam ha quella rara e delicata capacità di parlare per una generazione, e soprattutto di far sentire ascoltati coloro a cui si rivolge, permettendo loro di immergersi davvero nella sua musica. In questo senso, Scusa Mamma è una poesia moderna: veicola un messaggio imponente attraverso la fragilità dell’animo di quello che, a tutti gli effetti, si può definire un artista.

Ma in questo brano non c’è soltanto l’amore verso la madre. Andando più a fondo, le parole diventano autoanalisi: raccontano le difficoltà interiori dei ragazzi di una generazione che si sta, lentamente e faticosamente, affacciando a un mondo che ancora non conosce. Ed è qui che Scusa Mamma smette di essere “solo” un brano per Sanremo Giovani e diventa qualcosa di molto più potente.

È un manifesto. Una canzone che aiuta a comprendere le difficoltà dei giovani nel decifrare il mondo degli adulti, ma anche quelle degli adulti nel rapportarsi a una nuova generazione che chiede ascolto, non giudizio.

Abbiamo fatto qualche domanda a Seltsam, perché Sanremo Giovani è un’esperienza importante e ci sembrava giusto andare un po’ più a fondo. Qui sotto trovate le sue risposte: buona lettura.

Scusa Mamma è praticamente un abbraccio messo in musica. Qual è stato il momento nella tua vita in cui hai capito che questa canzone dovevi proprio scriverla?

«Eravamo a Milano, in un momento di carriera molto complicato: era arrivata una brutta “batosta”, lontano dagli affetti, lontano da mamma e da Mamma Roma.
Niagara, il mio produttore, e Ryel, l’autore con cui spesso collaboro, ed io avevamo necessità di tornare un po’ in un porto sicuro ed in un’ora e mezza è arrivata Scusa Mamma

Nel brano parli della difficoltà di crescere e della tentazione di restare un po’ bambini. Cosa ti spaventa davvero del “mondo dei grandi”? E cosa invece ti attrae?

«Non provo difficoltà nel crescere, anzi: sono sempre stato più grande della mia età, non l’ho mai preso come complimento. Anzi, l’ho sempre vissuta come una non necessaria iper responsabilizzazione per necessità e non è bello soprattutto quando si cresce.
Del mondo dei grandi non mi attrae nulla, e mi spaventa di non riuscire a tutelare il me bambino a prescindere dall’età (… ah anche un po’ le tasse).»

C’è un passaggio della tua dichiarazione che colpisce: “le equazioni le risolvo, le divisioni in colonna me le dimentico”. È il riassunto perfetto del diventare adulti: cosa senti di aver perso strada facendo… e cosa no?

«Tanta spensieratezza, ma soprattutto si danno per scontate quelle frasi che fanno bene al cuore, quelle che ci tirava fuori mamma dalla bocca quando ci diceva “come si dice?” (si deve dire più spesso grazie e scusa).»

Le tue canzoni ruotano spesso intorno alla fragilità, ma senza mai farla diventare melodramma. Com’è il tuo processo per trasformare emozioni molto personali in qualcosa che suoni universale?

«Citando i PTN: “fingevano di essere in un cinepanettone perché lì la vita non sembra mai dura”. Io voglio costruire per chi mi segue un mondo sonoro semplice, che riconosca i problemi che abbiamo ma che dia anche una via d’uscita dalla complessità del dolore che proviamo.»

Scusa Mamma parla di sicurezza, protezione, radici. Come ha reagito tua madre quando l’ha ascoltata la prima volta? (Se l’hai fatta sentire prima dell’uscita!)

«Ha pianto, ripianto, e continua a piangere!»

Hai costruito un pubblico forte anche grazie a TikTok, ma i tuoi brani hanno un’anima molto “cantautorale”. Come tieni insieme queste due strade senza snaturarti?

«Su TikTok mi diverto, in questo mercato se non fai talent, se non hai una major alle spalle fai difficoltà ad emergere. Io ho trovato questa strada, metto video in cui ci sono spezzoni della mia vita, la realtà niente di più, e le mie canzoni parlano di realtà e niente di più.
Le due strade si influenzano e si incontrano perché hanno lo stesso minimo comun denominatore, la voglia di descrivere la realtà in un mondo di plastica.»

Il tuo percorso è pieno di tappe diverse: lockdown, viralità, live internazionali, beneficenza con la Nazionale Cantanti. In quella confusione bella che è la vita a vent’anni, che direzione senti più tua oggi?

«Che domanda difficile… datemi qualche altro anno e vi rispondo.»

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