Una promessa è una promessa. L’avevamo segnalato come uno dei 5 live da non perdere questa estate a Milano: eccoci quindi all’unica data italiana del “Guts World Tour” di Olivia Rodrigo in occasione degli I-Days 2025, carichi di curiosità e aspettative per uno degli show più attesi, oseremmo dire, dell’anno.
In apertura l’artista norvegese girl in red, anche lei per la primissima volta in Italia, e le Wet Leg con l’esordio live in occasione del loro nuovo progetto “Mosturizer”. Una line up tutta al femminile (menzione speciale anche per le musiciste incredibili della band di Olivia), pronta a scaldare il tanto amato e talvolta odiato Ippodromo di San Siro.
La protagonista della serata, con alle spalle due progetti che vantano numeri da capogiro e ben più riconoscimenti, è stata pochi giorni fa headliner del Glastonbury Festival e ha portato con sé sul palco la leggenda dei The Cure Robert Smith, intonando nientemeno che “Friday I’m in love” e “Just like heaven”. Alzi la mano chi non è ancora uscito da questo loop di immagini e video e chi a seguito di questa esibizione ha innalzato ulteriormente le proprie aspettative.
Attese ampiamente ripagate ieri sera.
Sebbene la stragrande maggioranza del pubblico fosse composta prettamente da ragazze Gen Z con glitter cosparsi su tutto il corpo e minigonne pagliettate, è stato alquanto curioso notare come alcune chiazze di pubblico riflettessero anche altri gruppi generazionali: sintomo evidente del fatto che la musica della cantautrice californiana è apprezzata proprio da tutti. Uno dei retroscena più teneri della serata è stato scovare qua e là genitori che riprendono spezzoni dello show e intonano i ritornelli più iconici non prendendosi sul serio.
Altro aspetto del live che ci ha conquistati è stato sicuramente il giusto e ricercato equilibrio tra brani “cazzuti” (con tanto di revenge body leopardato e assoli di chitarra) e ballad iper introspettive al piano (d’altronde cosa vi aspettate da una pesci con ascendente in capricorno?). Non è stato affatto insolito, dunque, ascoltare pezzi come “ballad of a homeschooled girl” e “vampire, seguiti di repente da hit come “drivers licence”, “deja vu”, “good 4 u”, terminando a sorpresa con un brano bonus richiesto fortemente dal pubblico, “lacy”, in cui le migliaia di voci presenti hanno coperto all’unisono perfino quella dell’artista. Il primato di “loudest crowd” non ci ha abbandonato neanche stavolta.










