Sei anni non hanno scalfito l’eco culturale del primo capitolo: anzi, lo hanno potenziato. Jackboys 2, pubblicato a sorpresa dal collettivo Jackboys capitanato da Travis Scott, si presenta come un compendio visionario dell’estetica urban contemporanea. Diciassette tracce che fondono caos, euforia e malinconia futurista.
L’album, già #1 su Apple Music Italia, ha piazzato 16 brani nella Top 200 Global di Spotify e 14 in quella italiana, 4 dei quali nella Top 50. Un risultato impressionante, che testimonia una ricezione immediata e planetaria. Parallelamente, Travis Scott conquista il #3 tra gli artisti più ascoltati al mondo, mentre i Jackboys debuttano direttamente al #5 nella Top Artist Global.
L’impatto visivo non è da meno: 2000 Excursion, il singolo con Don Toliver e Sheck Wes, ha già superato 6 milioni di visualizzazioni su YouTube. E oggi alle 18:00, arriverà anche il videoclip di Dumbo, nuova scheggia impazzita dell’universo Jackboys.
Jackboys 2 non è solo un album, è una dichiarazione d’identità. Con contributi da SoFaygo e Willie the Sensei, il disco si fa portavoce di una generazione che vibra al ritmo di produzioni iperrealistiche e ritornelli senza gravità.
Dopo Utopia, già definito l’album del decennio, Travis Scott riafferma la sua egemonia: artista, imprenditore, filantropo, icona culturale. Jackboys 2 è il manifesto collettivo del suo impero creativo.










