3 playlist iper-specifiche per esaltare il sapore della vita

da | Giu 4, 2025 | News

Sarebbe un sogno -oppure un episodio di Black Mirror- se le piattaforme di streaming musicale fossero capaci di analizzare in tempo reale cosa stiamo facendo e creassero playlist iper-specifiche per fare da sottofondo alla nostra vita. Per (s)fortuna questo tempo non è ancora arrivato, ma noi di Cromosomi si: ecco 3 playlist iper-specifiche per esaltare il sapore della vita. NB: la terza è la più relatable!

A volte tutto ciò che serve per dare uno sprint in più ad un particolare momento è una playlist confezionata appositamente per l’occasione. Una di quelle playlist iper-specifiche, da ascoltare in quel momento e quello soltanto. E’ proprio per questo motivo che negli ultimi anni le playlist tematiche sono diventate il nuovo modo di vivere la musica: cristallizzano un momento, ne esaltano il “sapore”, come ogni ciliegina sulla torta che si rispetti. Cavalcando quest’onda, abbiamo creato delle playlist ispirate a momenti precisi della nostra vita: ecco cosa ne è uscito fuori… Chiudete gli occhi, preparatevi ad immaginare. Pronti? Via!

Playlist n. 1: Livin’ the city loca

È notte fonda, in estate. La città è deserta, la percorrete in macchina con la vostra persona preferita, cantando a squarciagola con i finestrini abbassati ed il vento fra i capelli. Sembra che siate i soli ad abitare la città e questo pensiero vi regala un senso di leggerezza e libertà. 

A fare da cornice musicale a questo quadro idilliaco, un brano indie pop con un pizzico di dream pop e soft rock, come questi:

Vibrazioni ipnotiche che esaltano le sensazioni elettriche di un momento così intimo e adrenalinico. 

Un brano nostalgico ma potente, che parla del tempo che passa, da cantare mentre le luci dei semafori scorrono fuori dal finestrino.

Ha groove, ha atmosfera, ha quel tocco di malinconica che si mescola alla leggerezza del momento.

Playlist n. 2: Mediterraneo lento

Trasferiamoci al mare. Siete su una spiaggia deserta, dalla sabbia bianca. Avete legato un enorme telo a due grossi rami per creare un rifugio dai raggi del sole. C’è una brezza fresca che vi accarezza e fa muovere languidamente il telo sopra la vostra testa. Qualche raggio di sole trapassa le fibre del tessuto, creando un gioco di luce rilassante. Sonorità calde accompagnano questo momento dalle vibes sospese fra sogno mediterraneo e vibrazioni tropicali. Nu disco, funk, afrobeat e soft groove elettronico sono i generi perfetti per un momento del genere.

Un brano che accompagna alla perfezione la danza del telo nel vento. 

Un viaggio nel cuore del Sud, tra napoletano e funk. 

Un brano che fonde ritmi disco-funk con influenze afrobeat e tropicale, creando un groove coinvolgente e sofisticato. 

Playlist n. 3: Urban meltdown

Terzo scenario: torniamo alla vita di tutti i giorni, romanticizziamo anche quella. È giugno, il caldo è già insopportabile. I mezzi pubblici sono strapieni di turisti, andare a lavoro è ancor più un’agonia. L’asfalto è bollente, il traffico disumano, il contatto con i propri simili… non ne parliamo. Solo la musica può migliorare il vostro umore pessimo, per rendere sopportabile questa nuova giornata in compagnia del riscaldamento globale.  

Una situazione tragicomica; sudore, caos urbano e la voglia disperata di evasione. Qui serve una playlist che trasforma l’esaurimento in estetica, con sonorità che mischiano ironia, groove e leggerezza. Il genere ideale?
Indie pop, pop urbano, electro-pop rilassato. Musica che ti fa sentire dentro un film anni ’80 ambientato in una metropoli bollente, ma con un sorriso sardonico stampato in faccia.

“Lo sai che mi deprimo, ma con stile”… un po’ come tutti noi.

Un ritmo avvolgente che trasforma l’afa insopportabile in un sottofondo quasi poetico.

Dove vorremmo scappare mentre l’ennesimo passeggero si schiaccia dentro il vagone della metro già satura.

Sarebbe affascinante se Spotify – o qualsiasi altra piattaforma di streaming – potesse analizzare in tempo reale cosa stiamo facendo e modulare la musica proposta in base al nostro stato d’animo, creando playlist iper-specifiche. Un’idea al confine tra innovazione e distopia, che richiama atmosfere da Black Mirror: inquietante, a tratti alienante, ma al contempo irresistibilmente intrigante. In un mondo in cui quotidianamente -e quasi inconsapevolmente- modelliamo algoritmi personalizzati ad hoc in base ai nostri interessi e alle nostre preferenze, chissà che non si sia alle porte di un nuovo modo super-iper-individualizzato di fruire la musica.

La Playlist di Cromosomi