AIMONE, infinito nel suo “Mai più per sempre”

da | Mag 13, 2025 | Recensioni album

Il nuovo EP da solista di Aimone Romizi "Mai più per sempre" è un dolce rifugio sonoro ricco di introspezione e sonorità oniriche.

Mai più per sempre è il nuovo EP di Aimone Romizi: poco meno di dieci minuti di sentimenti puri.

Nelle notti in cui il silenzio pesa e la testa ci impedisce di prender sonno ché vaga al ritmo di ricordi che non vogliono svanire, Aimone Romizi ci offre un rifugio sonoro con il suo EP solista Mai più per sempre.

Tre tracce che, come sogni lucidi, ci trasportano in un viaggio interiore attraverso la fine di un amore, la perdita e la rinascita.

“Fallito” apre l’EP con una dichiarazione nuda e cruda: “Abbiamo fallito”. Non un’accusa tanto quanto una presa di coscienza condivisa, un riconoscimento che l’amore, nonostante gli sforzi, può giungere al termine. Perché l’amore, da solo, non basta.
Aimone, con la sua voce che accarezza, roca e sincera, si intreccia con le melodie intime ed oniriche, fondendo la realtà con il sogno, ricreando perfettamente quella sensazione di “non esistenza” che spesso proviamo quando ci ritroviamo a tu per tu con il dover snocciolare i nostri sentimenti.

In “Gate A1, lontano da te”, la fuga diventa metafora di salvezza.

Certe volte fa bene davvero fare casino fino al mattino per stare al sicuro lontano da te

Aeroporti come luoghi di transizione, di partenze non sono solo fisiche ma anche emotive. Un racconto di distanze e di ricerca, in cui emerge la fragilità di chi cerca di proteggersi dal ricordo di un amore che ancora brucia.

La title track, “Mai più per sempre”, è un sussurro. Accompagnato solo da un pianoforte, Aimone canta: “E non so ancora come farò a vivere senza viverti mai più“. Un addio dolceamaro, un tentativo di accettare la fine pur sapendo che alcune presenze restano indelebili. 

Mai più per sempre non è solo una raccolta di canzoni, ma un diario emotivo. Un percorso di rielaborazione del dolore che si spoglia della configurazione “canzone” per farsi mondo sonoro, in cui la fine di un amore non è solo una chiusura, ma un varco attraverso cui passano ricordi, rimpianti e la classica dolcezza amara che sa di sogni infranti.

In un periodo in cui la sua vita personale è stata al centro dell’attenzione mediatica, Aimone sceglie di raccontare il suo dolore attraverso la musica, creando un ponte con gli ascoltatori come per esorcizzarlo, come se le nostre orecchie potessero alleggerirlo.

Mai più per sempre ci invita infatti ad un ascolto attento, lasciando un’impronta sottile ma persistente, ricordandoci che anche nella fine ci può essere poesia e possiamo dire addio, seppure ricominciando.

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