Quando il verbo scarseggia, il suono si fa padrone, e per noi di Cromosomi, Cosmo ha trasmesso pura energia nel suo ultimo album Comostronic Remixed.

Sperimentale, senza canzoni, ma con parole. Come noi che ci diciamo tutto senza dirci nulla. Ci confidiamo nelle strade ciottolate di questa nostra Eporedia. E ci raccontiamo con coraggio liquido, sbiescicando e spogliandoci delle congetture sociali.

Si inalza un richiamo tribale dal fiume. Lo seguiamo allucinate.
I nostri passi storti diventano una danza alcolemica.
E ci avviciniamo inciampando in qualche ciottolo poco saldo.
Chissà che ora è?

Ci fermiamo. Buttiamo giù ancora un po’ di coraggio liquido. Fumiamo. Ci guardiamo. Limoniamo. E cadiamo. Ci rialziamo ridendo e ci rincamminiamo. Facciamo parte di questo mondo Cosmotronic Remixed. Siamo più vicine. I richiami si fanno più chiari. Li riesci a riconoscere?

Fermati. Facciamo un gioco. Chiudi gli occhi. Prova a riconoscerne qualcuno.

Eccolo. Suono sperimentale, con distorsioni talvolta metalliche. “Ho vinto” Sì, brava. È Enea.
Il cielo inizia a schiarirsi. “Tutto bene?”. Chiude gli occhi, alza una mano al cielo e inizia a muoverla a scatti verso il cielo hop hop come se chiedesse di alzare il volume. “Tutto bene” risponde. Lo senti? Splendore.

Più lo senti e più vuoi continuare a sentirlo incessantemente. Ipnotico.
Passano i remixed e noi sempre più vicine. Ora lo riconosco in modo chiaro e definito. Quel suono tribale sempre più ammaliatore. Sempre più che ci pervade le orecchie fino a insidiarsi in ogni angolo del corpo. Quel suono etnico che mi riporta un po’ a quando ero più giovane. E lui comunque già mi ipnotizzava nei locali. Ti senti come in una foresta. Fabio Fabio.

Ci siamo. Siamo giunte. Il sole è ormai rinato con noi e siamo arrivate qua. In questa festa. Cosmotronic Remixed. Cosmo e gli altri ci accolgono.
Balliamo insieme ad altri corpi perché ormai non possiamo fare a meno che muoverci, scandendo ogni passo e movimento.
Sentendoci libere di essere.