Di cosa deve parlare la musica nel 2024 per sorprenderci?

da | Dic 23, 2023 | News

Il 2024 sta per bussare alla nostra porta con la stessa insistenza di un vicino lamentoso, portando con sé nuova musica. La musica, per il suo connaturato carattere eterogeneo, è capace di trattare gli argomenti più disparati, dai grandi classici come l’amore, l’amicizia e la gelosia, ai più complicati come la morte, il rapporto con […]

Il 2024 sta per bussare alla nostra porta con la stessa insistenza di un vicino lamentoso, portando con sé nuova musica.

La musica, per il suo connaturato carattere eterogeneo, è capace di trattare gli argomenti più disparati, dai grandi classici come l’amore, l’amicizia e la gelosia, ai più complicati come la morte, il rapporto con il denaro e i fatti di cronaca. Le abbiamo viste tutte. Quindi, di cosa deve parlare la musica nel 2024 per sorprenderci?

Difficile è trovare un tema che non sia già stato messo in musica. Tuttavia, alcuni lo sono di altri, dandoci quasi la nausea. Un esempio? L’amore, declinato in tutte le sfaccettature possibili e immaginabili, ma che rimane il più gettonato di sempre data la sua universalità e versatilità.

Un esempio di un tema poco affrontato è il femminicidio, tanto delicato quanto attuale.

Bisogna mettere in conto che temi di questo genere debbano essere maneggiati con cura, come se fossero fatti di cristallo: necessitano i modi e le parole giuste per non farli cadere a terra e distruggerli con fraintendimenti e banalizzazioni.

Per ovviare a questi problemi si preferisce, dunque, andare sul classico. Probabilmente, le canzoni che affrontano temi spinosi sono anche quelle che ricevono meno ascolti: pare sempre di più che l’unico obiettivo della musica sia quello di intrattenerci, non di farci anche riflettere.

La musica, invece, può essere un veicolo potente per permettere il germogliare di una nuova sensibilità. La musica è, con ogni probabilità, il veicolo più idoneo per comunicare con le diverse generazioni, dalla Gen Z ai Boomer, facendo utilizzo di un linguaggio familiare a tutti.

Nel 2024 abbiamo bisogno di musica che dia maggiore solidità al ponte tra queste generazioni apparentemente così discordanti, un ponte che possa permettere di trovare dei punti in comune su cui lavorare e collaborare.

In più, come detto prima, abbiamo bisogno di musica che affronti le piaghe sociali del nostro tempo, quali violenze, abusi e soprusi.

Che il 2024 sia un anno fatto di tanta bella musica che ci faccia usare il cervello e non solo le orecchie.

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