“Cosa vuol dire essere un eroe? Operare il bene con tutte le proprie forze, direbbero i più; dar prova di coraggio e abnegazione di fronte a pericoli e avversità, intonerebbero gli accademici.
Ecco, tutte queste definizioni sono sbagliate, obsolete, superate, adatte a un mondo passato in cui il bene e il male si contrapponevano in maniera netta. La società contemporanea è riuscita ad amalgamare i due assoluti: bene e male si somigliano sulla base di un unico criterio: l’utilità. Quindi, sulla base di questo, come possiamo noi riconoscere un eroe?”
Queste sono le parole pronunciate dall’attore Filippo Timi, nelle vesti di un parroco, durante l’omelia di un funerale. Il funerale è proprio il suo: all’interno di una bara, Kid Yugi sancisce che “Anche gli eroi muoiono”, titolo del nuovo attesissimo album, in uscita il 30 gennaio in fisico e digitale per EMI Records / Universal Music Italia.
Il trailer del nuovo capitolo artistico del rapper pugliese ci offre un assaggio della profondità dei temi che Kid Yugi ha deciso di affrontare con la sua seconda creazione artistica.
Berserker è il primo singolo estratto, che inaugura il countdown verso la release del nuovo album di Kid Yugi
Disponibile su tutte le piattaforme da giovedì 17 dicembre, il brano non è un semplice singolo: è un mix tra furia adolescenziale, vulnerabilità adulta e la poetica ormai riconoscibile del giovane artista. Il titolo stesso presenta una ricerca di significato profonda. Berserker è un termine che, nell’antico mondo germanico, indica un feroce guerriero che si diceva invasato dallo spirito di Odino. Prima della battaglia, questi guerrieri, entravano in uno stato mentale di furia, detto “berserksgangr”, che li rendeva particolarmente feroci e insensibili al dolore e alla sofferenza. Una figura simbolica richiamata metaforicamente all’interno del testo per indicare quello stato emotivo con cui i ragazzi della nostra generazione si trovano a lottare ogni giorno, tra ansie, dipendenze e aspettative sociali.
Estratti da Berserker: rabbia, passione e vulnerabilità di Kid Yugi
Il testo di Berserker è un diario frammentato tra immagini tipiche della cultura urban-rap e riflessioni personali. Racconta la stanchezza dei giovani sotto pressione, la frustrazione di chi fatica a trovare il proprio posto e la consapevolezza che “anche gli eroi” possono crollare. Tra le strofe, Francesco Stasi, nome vero dell’artista, parla delle proprie fragilità, che, come in tutti a volte, prendono il sopravvento.
Kid Yugi traduce queste tematiche introspettive nel suo solito linguaggio crudo e diretto, capace di parlare e catturare l’attenzione della Gen Z.
Antiepilettici presi senza ricette
Ho scritto mille tracce e ti dirò sinceramente
Che neppure mezza la considero decente
Sono invaso di rabbia, sto in modalità berserkerLa passione diventa lavoro, il lavoro ossessione
E non è solo esibizione, sento una forte oppressione
Un guerriero muore e basta, non si gode la pensione
Si incrociano le spade, esplode tutta la tensione
E gli eroi muoiono.
Il rapper di Massafra si è imposto rapidamente come realtà consolidata della scena rap italiana. Reduce dal clamoroso successo de “I Nomi del Diavolo”, certificato cinque volte Platino e stabile per oltre 90 settimane nella classifica FIMI, Kid Yugi continua a sorprendere.
“Questo è il primo schiaffo educativo a chi pensava che facessi un disco commerciale“
Attraverso una storia su Instagram, l’artista anticipa l’uscita del singolo e ci tiene a sottolineare come il nuovo album rappresenti una svolta più riflessiva e matura nella sua carriera.
E noi non possiamo fare altro che attendere di scoprire cosa ci ha preparato, riflettendo al tempo stesso su una domanda che attraversa tutto il suo nuovo progetto: “Cosa vuol dire essere un eroe?”









