“Sentite, io non voglio creare problemi, ma tutto l’intero periodo delle feste è stupido, stupido, stupido.”
È una citazione del Grinch, precisa per aprire questo argomento. Il Grinch non parlava tanto per parlare, non odiava il Natale per un capriccio, chiunque ormai lo sa. Pensiamoci un attimo, il Grinch dice quello che tutti noi vorremmo dire. Si lamenta, si ribella e sbuffa, sbuffa, sbuffa.
Se Babbo Natale è la figura per eccellenza del Natale perfetto, Il Grinch rappresenta tutto il contrario e cosa è il contrario della perfezione? La realtà.
Forse a Natale ci sentiamo obbligati ad essere felici, diventa tutto troppo forzato e questo è davvero stucchevole. Per non parlare del “tempo del bilancio” a fine anno con riassunti di quello che è stato e propositi su quello che verrà.
Prendiamoci questo spazio per ricordarci che nessuno deve sentirsi obbligato a sorridere forzatamente in questo periodo e proviamo a farlo con della musica di sottofondo, perché quella sì che è indispensabile.
Buon compleanno Gesù – Giancane
Una versione del Natale a metà tra critica e ironia. Eppure ascoltando questo brano, è facilissimo dare un volto a tutti i personaggi che racconta, non serve chissà quale immaginazione.
Mai Natale – Galeffi
Non solo modalità silenziosa al cellulare ma modalità disillusione alla vita.
Quanto è bello stare male
ma che male fa
sai che c’è?
che senza te non è più Natale
Il pranzo di Santo Stefano – I cani
Immancabile. Indiscutibilmente la nostra. Perché il 24 è la vigilia, il 25 è Natale e il 26? Un dispendio di energie nel giro di tre giorni non indifferente. Questa canzone prendiamola come i due minuti di pausa che ci meritiamo.
La canzone del Natale – Legno
Questo brano sembra fatto proprio per ricordarci che è troppo facile idealizzare qualcosa, addirittura il Natale.
E chissà se domani sarà un’altra giornata di festa
Con i calici pieni, il pandoro, i problemi in testa
E a noi, chi ci salverà?
Sarà Babbo Natale, tuo padre o un supereroe della Marvel
È Natale (ma io non ci sto dentro) – Articolo 31
Sono già due mesi che sento odore di mandarino
e di aghi di pino e ne ho la nausea
pubblicità del panettone senza pausa
assediato da nevicate di mandorlato
Forse il riassunto a tutto, potremmo definirla come l’anti-canzone natalizia. Negli anni questo periodo dell’anno si è sempre più svuotato di contenuti, quindi la domanda nasce spontanea: ma il Natale ci deve per forza piacere?
