Nel 2026 Noyz Narcos riporta il suo universo sonoro dentro due spazi che non lasciano vie di fuga. Italian Horror Story 2026 farà tappa sabato 11 aprile al Palazzo dello Sport di Roma e giovedì 16 aprile all’Unipol Forum di Milano, per due date prodotte da Vivo Concerti e Thaurus Live che segnano un nuovo passaggio nella sua storia dal vivo. Non un ritorno celebrativo, ma una presa di posizione netta: portare un immaginario ruvido e senza filtri dentro i palazzetti, senza smussarne gli angoli.

La traiettoria di Noyz è nota, ma resta difficile da riassumere senza perdere qualcosa. Dai TruceBoys ai TruceKlan, fino alla carriera solista, ha costruito un linguaggio che ha cambiato il modo di raccontare la città e la violenza simbolica nel rap italiano. Dischi come Non Dormire, Verano Zombie e Guilty hanno fissato coordinate che oggi sembrano ovvie, ma che all’epoca non lo erano affatto. La sua forza è sempre stata la coerenza, anche quando il suono cambiava pelle.

Negli ultimi anni quella coerenza ha trovato nuove forme. Enemy e Virus hanno raggiunto il disco di platino senza rinunciare a un’estetica cupa e diretta. Il documentario Noyz Narcos – Dope Boys Alphabet ha messo ordine in un archivio personale fatto di immagini, errori, intuizioni e ossessioni. Poi CVLT, il joint album con Salmo, ha spinto quel mondo verso una dimensione ancora più ampia, senza alleggerirlo. Le due apparizioni consecutive a Red Bull 64 Bars con Gran Torino e Bin Laden hanno ribadito una cosa semplice: Noyz non ha mai smesso di scrivere come se fosse necessario farlo.

L’uscita di Funny Games il 28 novembre 2025 ha aggiunto un altro tassello. Un disco scuro, compatto, attraversato da collaborazioni importanti — Achille Lauro, Guè, Jake La Furia, Madame, Shiva, Conway The Machine — che non funzionano come decorazione, ma come collisione. Un album che non chiede attenzione, la pretende. E che trova nel live la sua naturale prosecuzione.

Italian Horror Story 2026 sembra nascere da qui. Dal bisogno di portare quel clima in uno spazio grande, controllato, amplificato. Roma e Milano non sono scelte casuali: sono due città che hanno sempre fatto parte del suo racconto, in modi diversi ma complementari. Nei palazzetti, quel racconto dovrà reggere su scala più ampia, senza perdere densità.

Non sarà un’operazione nostalgica, né una parata di successi. Sarà un test di tenuta, per l’artista e per il pubblico. Due date, nessuna replica superflua. Il resto, come spesso accade con Noyz Narcos, non verrà spiegato prima.