Vi avevamo lasciato a luglio con la notizia del tour del king del rap nei palazzetti. Nel frattempo le date sono passate da 7 a 10 per i diversi sold out (due dei quali a Milano, per cui di fatto ha triplicato le date).
Siamo stati alla prima data di Milano e, quasi ridondante dirlo, Marra ha incendiato il Forum.
Il concerto è un vero e proprio percorso tematico, si parte con una carica esplosiva data dall’inizio di “Power Slap” e “Gli sbandati hanno perso”; ci si muove poi in una dimensione più intima, legata all’io e alle origini dell’artista, dai quartieri popolari cantati in “15 piani” o i lavori svolti prima di diventare il re che conosciamo ora, come in “Factotum”.
Dopo arriva la rabbia, lo sfogo, la denuncia e la critica sociale ed è così che ci porta in questa dimensione sulle note di “Loro” o “Cosplayer”. Al percorso non poteva chiaramente mancare la sfera amorosa legata a tutte le sfaccettature vissute dall’artista: dall’amore travolgente di “Crazy Love”, quello tossico di “Crudelia”, quello incondizionato che supera tutte le distanze e anche la fine di una relazione con “Niente canzoni d’amore” e infine l’idealizzazione dello stesso con “Lei.”
Per non lasciarci con una nota troppo malinconica però Marracash ci manda a casa con “Happy end” e conclude con 64 barre, scendendo tra il pubblico e indossando una vestaglia da ring con scritto “KING MARRA”.
Lo show ha accolto diversi ospiti: l’ingresso di Lazza sulle note di “SPORT – I muscoli” è stato accolto da un’ovazione incredibile; Blanco l’ha accompagnato su “Nemesi”; Filippo Graziani, ha omaggiato il padre Ivan nel brano “E’ finita la pace” che prende il campionamento di “Firenze (Canzone Triste)” e infine il king ha dato spazio a 22simba con il loro feat in “Fanculo” tratto dall’album del giovane rapper “La cura”, uscito questo ottobre.
L’ultimo album di Marra, “E’ finita la pace” sta quasi per compiere un anno, un album uscito in sordina, senza alcuna azione di marketing o annuncio e che ha registrato due platini. Noi di Cromosomi, a un passo dallo stilare la tradizionale classifica dei Cromosomi Award, non abbiamo esitato un secondo nel metterlo al primo posto a dicembre dell’anno scorso.
Questo tour è capace di spiegarvi il perché della decisione della redazione, il perché dei sold out e il perché del titolo di “king”, che si riconferma essere più che meritato.









