A fine anno c’è chi archivia ricevute, chi fa bilanci e chi , più semplicemente, aspetta che Spotify gli dica chi è diventato. Wrapped non è più una lista di brani: è un check-up esistenziale, la versione musicale dello specchio del bagno. Solo che non mente, non perdona e, diciamocelo, sa dei nostri momenti cringe meglio dei nostri amici.
E il 2025 porta questa tradizione pop a un livello più alto, più sociale, più… imbarazzantemente onesto.
Wrapped come rito (e perché ci piace così tanto)
Negli anni Wrapped è diventato un rituale globale, quasi una cerimonia digitale in cui ci scambiamo screenshot come se fossero biglietti da visita. Ed è interessante che, da semplice feature, si sia trasformato in un simbolo culturale condiviso: un fenomeno che unisce utenti di età e gusti diversi.
Il punto non è solo “chi hai ascoltato di più”, ma cosa dice questo di te: sei il nostalgico che vive in loop nei primi Duemila? Il tipo che finge di ascoltare deep-house mentre torna a rifugiarsi in Tiziano Ferro? Wrapped è lo specchio, baby.
Le novità 2025: quando il mixtape diventa multiplayer
Quest’anno Spotify ha deciso che ascoltare da soli non basta più. E quindi: via di funzioni nuove che puntano a rendere Wrapped un’esperienza non solo personale, ma di gruppo.
- Wrapped Party: una modalità per condividere e vivere l’evento insieme, come se fosse una festa, solo senza quello che di solito rovina le feste: la musica messa da chi non ha gusto.
- Listening Age: la metrica che ti dice se hai un cuore da boomer o un’anima da Z. È un modo divertente (e vagamente giudicante) per mostrare quanto la tua musica sia “vecchia” o “nuova” rispetto alla tua età reale. Perfetta per scoprire chi vive nel passato e chi invece è più aggiornato dell’algoritmo.
- Messaggi degli artisti ai fan: creator e musicisti possono caricare brevi clip di ringraziamento da far comparire nel Wrapped dei propri ascoltatori. Un ponte diretto tra artista e pubblico, che trasforma il riassunto di fine anno in un momento quasi intimo.
È chiaro che Spotify sta cercando di rendere Wrapped un vero evento pop, non solo un recap.
Che anno è stato? Il mondo ha ascoltato… Bad Bunny. Di nuovo.
Il 2025 potrebbe essere ricordato come “l’anno del grande ritorno da numero uno”, perché Bad Bunny è tornato in cima alla classifica globale degli artisti più ascoltati al mondo, superando Taylor Swift. Gli bastava poco: tipo dominare l’industria per l’ennesima volta.
In Europa succede una cosa interessante: la Spagna si innamora dell’afrobeat, mentre i videopodcast continuano a crescere come nuovo formato culturale. Segno che i confini musicali sono sempre più liquidi e che il pubblico europeo non ha più paura di migrare tra generi e influenze globali.
E non dimentichiamo gli audiolibri: anche loro hanno il loro Wrapped, con Rebecca Yarros ed Emily Henry tra gli autori più ascoltati dell’anno. Segno che la narrazione audio continua a crescere insieme alla musica.
Da archivio a specchio: Wrapped come autobiografia
Wrapped non è più un semplice elenco: è un diario inconsapevole. Un archivio di stati d’animo, stagioni della vita, cambiamenti. E quest’anno le nuove metriche lo rendono ancora più evidente: non solo cosa ascolti, ma come ti posizioni nel tempo.
È come se, guardando indietro, potessimo vedere l’evoluzione del nostro gusto (o la sua regressione, per chi è rimasto intrappolato nella stessa playlist dal 2019).
Il modo in cui Spotify ha spinto sul concetto di “identità musicale” è un indice chiaro: per molti, Wrapped è diventato una mini-biografia. E ogni anno se ne aggiunge un capitolo.
Una festa globale che racconta chi siamo
Wrapped 2025 conferma una cosa: la musica non è più solo intrattenimento. È un linguaggio identitario, un modo di posizionarsi nel mondo, un codice sociale.
Ogni dicembre, Spotify ci consegna un ritratto.
E sì, magari non sempre è lusinghiero. Ma è reale.
E almeno questa volta, per una buona volta, non possiamo dare la colpa all’algoritmo.









