In questo lavoro Anna esplora la parte imperfetta dei sentimenti, quella che resta anche quando tutto sembra finito. Nuovo amore passato è un album che parla di amori che si disfano, ma non si cancellano, di tempi che si sovrappongono e di parole che arrivano troppo tardi. C’è malinconia, certo, ma anche lucidità. L’amore diventa un modo per leggere se stessi, un’indagine sulla fragilità umana più che una storia personale.

Dal punto di vista sonoro, il disco spinge sull’ibridazione: funk e urban si mescolano a momenti più cantautorali, mantenendo una coerenza che nasce dal dettaglio, non dalla formula. Anna suona, produce, costruisce il suono pezzo per pezzo — batterie registrate all’Antoniano di Bologna, sintetizzatori analogici, atmosfere che sembrano nate a metà tra una jam e un sogno.

Sui social, l’artista ha accompagnato l’annuncio del disco con parole che suonano come un frammento di diario: “Mi chiedo come stai, cosa fai, e soprattutto perché anche se siamo state l’una nella vita dell’altra per così poco tu sia rimasta nella mia così tanto.” In quella frase c’è tutto Nuovo amore passato: una memoria che non si spegne, anche quando la storia è finita.