Mezzosangue live a Roma: circondato da un amore VISCERALE

da | Ott 26, 2025 | #Cromosomiintour

Roma ha tremato ieri sera all’Orion: Viscerale di Mezzosangue non è solo un album, è un’esperienza che prende vita sul palco.

Il palco dell’Orion di Roma è diventato ieri sera l’epicentro di una comunione emotiva rara: Mezzosangue ha chiuso la seconda delle due date romane sold out con un pubblico talmente in sintonia da rendere ogni brano un’esperienza quasi sacra. Il calore ricevuto dal pubblico è stato immediato, tangibile, totale, e ha dimostrato che Viscerale è la chiave di tutto, la linfa che trasforma la musica in empatia pura.

Con il suo ultimo lavoro, Mezzosangue porta in tour alcune delle nuove dodici tracce dense e taglienti: la fragilità si mescola alla resistenza, le ombre intime diventano confessione condivisa. Sul palco, la musica respira con il pubblico: ogni verso, ogni beat, sembra dialogare direttamente con chi ascolta, creando un senso di intimità mai visto prima.

Durante il live alcune delle tracce più intense e simboliche della sua carriera: dall’apertura con la recente Idiocrazy (feat. Gemitaiz), attraversando la tensione ipnotica di Out of My Mind, l’energia esplosiva di Flowricoltura, fino alla delicatezza carnale di Parlami. Non sono mancati momenti introspettivi con Soliloquio e Musica Cicatrene, o esplosioni di ritmo in Kenny Wells e Nevermind, che hanno acceso il palco con la loro potenza.

Numerosi sono stati i momenti di contatto con i fan: il rapper romano, carnale e presente, si è seduto più volte sul boccascena per tenere per mano chi lo segue, cantando insieme al pubblico che lo ama e lo sostiene da sempre. Queste scene hanno trasformato la performance in un’esperienza intima e condivisa, dove la distanza tra artista e pubblico si annulla, lasciando spazio solo all’emozione.

Sul palco, Mezzosangue non ha paura di mostrarsi vulnerabile: la sua presenza e la gestualità naturale creano un legame diretto e potente con chi lo ascolta. Non si limita a cantare; racconta, confessa, dialoga con i fan, trasformando ogni brano in un momento unico.

Il pubblico, dal canto suo, ha ricambiato con un’energia travolgente. Quando l’impianto ha smesso di funzionare, non si è fermato un istante: ha continuato a cantare da solo, riempiendo l’Orion con la propria voce, come un unico grande cuore pulsante. E ancora, quando il live sembrava concluso, le urla hanno richiamato Mezzosangue e la sua band per un’ultima canzone. Con ironia e calore, ha detto: “Non era prevista un’altra canzone, ma non potevo non riuscire visto che mi chiamavate così.” Un gesto che ha suggellato la serata, rendendo la seconda data romana memorabile e confermando il Viscerale Tour come un appuntamento imperdibile nei club italiani fino a fine novembre.

Se ieri all’Orion c’è stato un momento in cui musica e cuore si sono fusi, possiamo affermare senza esitazioni che Viscerale è più di un disco: è la prova che l’amore tra artista e pubblico può davvero diventare palpabile.

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