Fabri Fibra infiamma il Circo Massimo: vent’anni di rap sotto le stelle

da | Lug 8, 2025 | #Cromosomiintour

Sul palco la conferma di un’eredità: quella di chi ha portato il rap in Italia fuori dalle nicchie e lo ha reso linguaggio popolare. Dai fan della prima ora folgorati da Mr. Simpatia agli ascoltatori più giovani cresciuti con Tranne Te, tutti cantano, saltano, si riconoscono in quelle rime che hanno reso la musica qualcosa di nuovo


“Mentre Roma brucia”, recita la maglietta appena entra sul palco del Circo Massimo a Roma, quasi come una profezia di una serata esplosiva. Fabri Fibra conosce il suo pubblico fedele e le sue capacità, e dà vita ad uno show privo di fronzoli scenografici ma tecnicamente impeccabile, con nulla da invidiare alle prime tournée della sua carriera. 

La scritta della t-shirt riprende il titolo dell’ultimo album “Mentre Los Angeles brucia”, con cui il rapper marchigiano apre la data di Roma. Tutto parte col sample di Guccini da “L’Avvelenata (Pretesto)” e prosegue con “Mille volte” e “Tutti Pazzi”. Per “Stupidi” salgono sul palco insieme a lui Papa V e Nerissima Serpe, confermando l’aspettativa di gran parte del pubblico che sperava in un duetto intergenerazionale tra due rappresentanti del rap di oggi e il pioniere del genere.

Ciò che emerge, però, è un divario inesistente tra i due e Fibra: quest’ultimo muta continuamente, si adatta alla trap, alla drill, a tutte le tendenze contemporanee senza mai abbandonare i suoi tratti distintivi. Non risulta estraneo con nessuno dei suoi ospiti – sul palco con lui, anche Tommaso Paradiso con “Pamplona” e Tredici Pietro con “Che gusto c’è” – come un camaleonte che sa adattarsi a tutti i colori senza perdere la propria forma.

Il ritorno alle origini di Fabri Fibra

Nella seconda parte della serata si alternano pezzi dall’ep di esordio, “Turbe Giovanili”, da “Controcultura” e da “Mr. Simpatia”, che nel 2025 festeggia il suo ventunesimo anniversario. “Quando è uscito questo album sembrava impossibile pensare di fare un live rap in Italia”, dice Fibra quasi commosso davanti alle migliaia di persone in piedi per lui in una delle location più ambite da chiunque faccia musica. In poco più di vent’anni il rap è il genere che vende di più nel nostro paese, le mode sono mutate e si potrebbe dire che sia cambiato tutto, diametralmente. 

Eppure, Fabri Fibra non è cambiato di una virgola, gestisce con una maestria tutta sua il palco per due ore filate di concerto. Non dimentica una parola, non sbaglia un attacco. Migliaia di persone lo applaudono, cantano ogni pezzo e saltano a ritmo di note che hanno significato qualcosa di diverso per ognuno. Dai bambini, ormai più che ventenni, che l’hanno conosciuto ascoltando “Tranne Te” a mo’ di hit estiva, agli adolescenti, ormai adulti, rimasti colpiti da “Mr. Simpatia” e dalle tutte le sfumature che quel genere tutto nuovo in Italia avrebbe potuto veicolare. Fabri Fibra, ieri come oggi, continua a parlare a tutti – e sempre a modo suo.

La Playlist di Cromosomi