“One to One: John & Yoko”: l’arte come rivoluzione, l’amore come battaglia

da | Mag 8, 2025 | News

Amore, musica e rivoluzione: “One to One: John & Yoko” è il ritratto di due icone ribelli. Un film-evento al cinema solo dal 15 al 21 maggio.

Un racconto d’amore, arte e rivoluzione. È questo One to One: John & Yoko, il film-evento diretto dal regista Premio Oscar Kevin Macdonald, in arrivo nelle sale italiane solo dal 15 al 21 maggio, distribuito in esclusiva da Nexo Studios. Un’occasione irripetibile per immergersi nella dimensione più intima, politica e creativa di una delle coppie più iconiche del Novecento.

Dopo aver incantato pubblico e critica al Festival di Venezia e al Sundance Film Festival, il docufilm approda sul grande schermo come un manifesto cinematografico che attraversa le battaglie per la pace, l’arte come detonatore sociale e l’amore come atto di resistenza. John Lennon e Yoko Ono non sono solo due leggende, ma due corpi in rivolta contro la guerra, l’ipocrisia e il conformismo degli anni Settanta.

Siamo stati all’anteprima milanese di One to One: John & Yoko, proiettata in esclusiva al Palazzo del Cinema Anteo, e ne siamo usciti pieni di verità e poesia. Il docufilm è molto più di un omaggio: è una lente d’ingrandimento su una coppia che ha trasformato l’amore in azione e la musica in messaggio politico. Un racconto autentico universale pur essendo profondamente personale.

One to One racconta un’epoca ribelle

Il film si concentra su un momento cruciale: l’arrivo a New York della coppia, in fuga dal Regno Unito e immersa in un vortice di attivismo politico, arte concettuale e tensioni familiari. Mentre cercano la figlia di Yoko, Kyoko, e si confrontano con le pressioni dell’FBI, John e Yoko danno vita al One to One Benefit Concert, doppio concerto tenuto il 30 agosto 1972 al Madison Square Garden. Sarà l’unico live completo di Lennon dopo i Beatles, e viene riproposto nel film con audio rimasterizzato dal figlio Sean Ono Lennon.

Non si tratta solo di musica. Il docufilm è un viaggio visivo e sonoro che mescola performance live, filmati casalinghi inediti, registrazioni telefoniche private e materiali d’archivio. Nessuna voce fuori campo, nessun commento postumo. Un esperimento di cinema-verità che abbatte le barriere tra spettatore e protagonisti.

A completare l’esperienza, una collaborazione con la Fondazione Luigi Rovati di Milano: presentando il biglietto del film alle casse del museo, si avrà accesso con tariffa ridotta alle sue esposizioni, tra cui la mostra gratuita “Echoes”. Origini e rimandi dell’art rock britannico. Un percorso immersivo tra copertine e immagini psichedeliche che raccontano l’immaginario visivo della musica inglese degli anni ’60 e ’70.

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