Roma si prepara ad accogliere, ancora una volta, una delle esperienze musicali più travolgenti d’Europa. Rock in Roma taglia il traguardo della 15ª edizione e lo fa con una line-up che esprime la complessità e la ricchezza della scena contemporanea, con nomi in grado di dialogare con pubblici diversi, ma accomunati da una stessa fame di autenticità sonora.
Dal 13 giugno al 1 agosto, l’Ippodromo delle Capannelle e la Cavea dell’Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone si trasformeranno nei due cuori pulsanti del festival. Sul palco, una sequenza di protagonisti che spazia dal rock al pop, dal rap all’indie, tracciando una mappa sonora che va da Tananai a The Smashing Pumpkins, passando per Lazza, Lucio Corsi, Ghali, Sfera Ebbasta e The Black Keys.
Il festival, nato nel 2009, ha ospitato più di 300 concerti e accolto oltre 3 milioni di spettatori, posizionandosi come crocevia irrinunciabile per artisti di calibro planetario. E anche quest’anno promette numeri da capogiro, con un’organizzazione che guarda sempre più all’innovazione – si valuta l’uso di due palchi – e a un’accessibilità garantita, anche grazie alla mobilità sostenuta da Eventi in Bus.
Rock in Roma è anche specchio delle tensioni del nostro tempo. A tenere banco è la riflessione sul ruolo femminile in cartellone: se da un lato gli organizzatori difendono la scelta artistica priva di logiche identitarie, dall’altro arriva l’invito, espresso da Simona Sala (Radio Rai2), a valorizzare maggiormente l’energia creativa femminile presente nel panorama musicale italiano.
In questo quadro, spicca la terza edizione di Pride X – Roma Pride Official Party (14 giugno), con Rose Villain come madrina e performance dirompenti di BigMama e Ditonellapiaga: una notte all’insegna della libertà, dell’orgoglio e della sovversione sonora.
Non solo palco, però: gli organizzatori guardano già oltre, con l’annuncio di un talent rock in collaborazione con Radio Rai2 e l’idea di un futuro spin-off nelle periferie romane (Ostia, Tor Bella Monaca, Corviale), a suggello di una visione che non dimentica mai il legame tra musica e territorio.