Shablo e il nuovo singolo “Gelido”: quando jazz e rap si incontrano

da | Apr 24, 2025 | Recensioni singoli

"Gelido" è il nuovo singolo di Shablo, Joshua, Tormento e Mimì, che unendo rap e jazz ci regala un risultato unico che fa ben sperare per il nuovo album del producer italo-argentino.

Cosa sarebbe accaduto se personaggi musicali del calibro di Nat King Cole, Etta Jones o Frank Sinatra avessero potuto incontrare il meglio dell’hip hop americano anni ’90?  Probabilmente, sarebbe stato un incontro in grado di creare qualcosa di molto simile al nuovo singolo Gelido, realizzato da Shablo con Joshua e Tormento (tridente, questo, che ci ha già regalato l’azzeccatissimo pezzo “La mia parola”), cui si è aggiunta la promettente voce di Mimì, reduce dalla vittoria di XFactor 2024. 

Sì, perché il loro nuovo pezzo, uscito lo scorso 16 aprile, registrato in live session e corredato da un video dall’atmosfera intima e quasi casalinga, incarna proprio questo: l’unione perfetta tra street vibes anni 90/00 e un sound che rimanda moltissimo al soul, al R’n’B e al jazz. Il tutto, grazie alla sapiente miscelatura tra caldi giri di basso, fraseggio degli ottoni, scratch improvvisi sul disco e un beat che fa pensare alle strade sporche di una New York di trent’anni fa. Il risultato finale è qualcosa di immersivo, che trasporta, in poco tempo, da tutt’altra parte, ed interrompere il viaggio prima della sua conclusione sarebbe un vero peccato. 

No, ti ho detto che sono occupato, ora non riesco, ci sentiamo tra 3 minuti e 16 secondi

E si parte. Il frame del film che si dipinge dietro le palpebre chiuse mentre si ascolta il pezzo è chiaro ed immediato: luci calde, quasi color seppia, che si abbassano mentre una giornata finisce, filtrando dalle imposte semichiuse di qualche finestra e giocando col pulviscolo che brilla nei raggi sbiaditi di un pomeriggio. Su ogni cosa sembra distendersi un velo di calma nostalgia, evidenziato da una drum machine che rimanda ad un hip hop vecchio stile. Un senso di malinconia quasi vittoriosa si snoda per tutto il testo del brano, continuamente rimbalzato tra le tre voci di Joshua, Mimì e Tormento

Ed infatti, l’intera struttura del nuovo singolo Gelido, dalla base alle parole adoperate, sembra restituire l’idea di un racconto corale a più voci, che gira attorno ad un unico nucleo comune: la fine di qualcosa che ha lasciato il segno. 

La malinconica coscienza di avercela fatta

“Al destino ho chiesto di più/Strade libere e mille yard/ […] /Per com’era il game siamo andati troppo far” canta la voce di Joshua, evidenziando la consapevolezza, sua e di tutta la gente come lui, di essere riusciti ad ottenere da sé stessi più di quanto ci si sarebbe potuti aspettare – o meglio, di quanto gli altri si sarebbero potuti aspettare – grazie ad una ambizione condivisa e ad una capacità di sognare in grande.

Il concetto di un’affermazione identitaria, e della capacità di lasciarsi alle spalle qualcosa o qualcuno, emerge anche dalle parole affidate alla voce potente di Mimì. Queste, infatti, evidenziano la quasi incredulità, da parte propria, di aver deciso di prendere in mano la propria vita e le proprie scelte, per metterle al riparo da ingerenze non gradite (“Che ci credo o no, mi proteggerò/ E non ci sarò più, ma lui non lo sa”), a cui si aggancia la volontà di riuscire in qualche modo a perdonare (o a perdonarsi?): “Col cuore gelido, Dio, perdonalo tu/Per quello che fa”. 

La promessa del nuovo regalo di Shablo

In conclusione, l’esperimento condotto da Shablo insieme ai suoi compagni di viaggio può dirsi più che riuscito, e sembra essere il preludio di un modo un po’ diverso – probabilmente meno mainstream – di fare musica, capace di portare una ventata di aria fresca in un panorama musicale spesso appiattito e saturo di approcci musicali tutti uguali e già sentiti. 

E quindi, nell’attesa sempre più incuriosita per l’uscita di questo nuovo album, promessa da Shablo per il 2025, ci godiamo ciò che ci è stato nel frattempo regalato con il nuovo singolo Gelido

Con le parole di Tormento, “Shablo ed una mega jazz band, fanculo”.

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