C’è qualcosa di teneramente universale in quella sensazione che ci prende quando pensiamo a un amore che non c’è più, o forse non c’è mai stato del tutto. È quella lieve stretta al petto, quel misto di dolcezza e malinconia che Parrelle riesce a trasformare in musica con Segreteria, il suo nuovo singolo uscito il 18 aprile per Luppolo Dischi e Honiro Label.
Tra onde dal sapore vintage e chitarre che sembrano uscite da un film anni ’60, Segreteria è un piccolo valzer nostalgico che ci porta dritti nel cuore di un ricordo. La voce di Parrelle è intima, quasi sussurrata, come una confidenza fatta al telefono che però finisce sulla segreteria. E proprio lì resta: sospesa, irrisolta, ma viva.
“Soffrire di fantasia” non è poi così male”
Perché a volte il ricordo sa essere più potente della realtà: fa rivivere sensazioni, ci costringe a guardarci dentro, ci fa tremare di emozione anche se non c’è più nulla da aspettare. In Segreteria le emozioni si rincorrono, si mischiano, si abbracciano. E anche se il tempo passa, certi ricordi restano impressi, come una vecchia canzone che conosciamo a memoria.
Il sound, raffinato e pieno di rimandi al Doo-Wop e alla surf music anni ’60, è perfetto per evocare il passato senza suonare mai nostalgico in modo fine a sé stesso. Anzi, la malinconia qui è energia pura: è quella che fa muovere il cuore, che ci rende umani. In fondo, l’amore e la malinconia non sono forse due facce della stessa medaglia?