BNKR44 verso il firmamento con “Tocca il cielo”

da | Apr 4, 2025 | Recensioni album

Il collettivo toscano torna con “TOCCA IL CIELO”, il quarto album in studio tra ambizioni, contraddizioni e un viaggio lungo tre continenti

Erin, Piccolo, Faster, JxN, Caph e Fares. Sei nomi che ormai non hanno più bisogno di presentazioni. I BNKR44 sono tornati. E questa volta lo fanno in grande stile, con un disco che è molto più di una raccolta di canzoni: TOCCA IL CIELO, in uscita oggi, 4 aprile, è la fotografia imperfetta ma sincera di una crescita personale e collettiva, di una rincorsa artistica iniziata nella provincia fiorentina e passata per Seoul, Parigi, Milano e ovviamente Villanova.

Noi di Cromosomi li abbiamo incontrati appena una settimana fa. Seduti con i BNKR44, abbiamo parlato di TOCCA IL CIELO, del lungo viaggio che li ha portati fin qui e di tutto ciò che questo album rappresenta: non solo un traguardo, ma un nuovo punto di partenza.


Un titolo che suona come una promessa, ma anche come una sfida. Toccare il cielo, ci spiegano loro stessi, non è (solo) una questione di successo o riconoscimenti, è l’atto simbolico di chi vuole superare i propri limiti, pur consapevole che spesso l’apice può anche rivelarsi un’illusione.

TOCCA IL CIELO: un disco nato mentre succedeva la vita

Scrivere un album nel bel mezzo del caos può sembrare un’impresa, ma per i BNKR44 è stata la chiave. Non un concept, nessuna estetica forzata, ma piuttosto una serie di frammenti autentici, vissuti e trasformati in musica. Lo dimostrano i primi due singoli, Capolavoro e Spa Cabaret: il primo, manifesto emotivo sull’importanza di non restare soli, girato in Corea del Sud durante lo “Zandari Festa”; il secondo, traccia sfrontata che suona come un party in piscina sotto acido.

Ma è nella tracklist completa che si coglie l’ampiezza dello spettro sonoro e tematico di questo progetto. Dai pezzi d’impatto collettivo come GOVERNO PUNK presentato a Sanremo 2024, e certificato Oro, e MA CHE IDEA che è doppio Platino, fino ai momenti più intimi come NERO MASCARA o la sorprendente (OKKEY!!!), nota ai fan come “Non me lo merito”, un piccolo cult autoprodotto e poi diventato ufficiale grazie al passaparola.

Nonostante l’apertura internazionale, i BNKR44 non dimenticano mai da dove vengono. Villanova rimane il punto fermo, il focolare creativo da cui è nato tutto. E per celebrare il ritorno e la release dell’album, oggi 4 aprile, il collettivo organizza il Tocca il cielo Fest, un evento/spettacolo nella cornice della Vela Margherita Hack di Empoli. Un vero raduno per i fan, tra live, mostre, ospiti speciali e una band sul palco ad accompagnarli per la prima volta.

Il cielo non è blu: è rosso fuoco

C’è un dettaglio simbolico che non passa inosservato: dopo anni di copertine dominate dall’azzurro, stavolta il cielo dei BNKR44 si tinge di rosso. Un cambio di rotta visivo che riflette anche una maggiore tensione emotiva nelle tracce: più intensità, più rabbia, più consapevolezza. CASTELLO D’ORO, con il trio Fares, Caph e Faster, ribattezzati “il triumvirato”, è una dichiarazione di rivalsa vestita da ballata urbana.
SKYLINE e MIGLIOR NEMICO esplorano il lato tossico del successo. OLOGRAMMA, con 18k, vira verso atmosfere più dark. E MARE DI CHIODI, con Emma Nolde e Tedua, è il perfetto equilibrio tra poesia e crudo realismo.

Anche le collaborazioni rispecchiano una precisa direzione artistica: non forzature commerciali, ma incontri tra anime affini. Ele A in CLUB 44, i francesi TheNinety2 in INCHIOSTRO E BIG BABOL, prodotti a Parigi dopo un live al Cabaret Sauvage. Ogni featuring sembra un tassello spontaneo e coerente nel mosaico del disco.

MARE DI CHIODI: la ballata distorta dell’amore che punge 

Se c’è una canzone che riassume l’inquietudine di una generazione in bilico tra legami complicati, burnout emotivo e speranze che fanno male, quella è MARE DI CHIODI. Il brano, tra i più intensi e poetici di TOCCA IL CIELO, è una collaborazione che mette insieme tre mondi solo all’apparenza lontani: la malinconia fragile e ruvida di Emma Nolde, l’energia urbana e romantica dei BNKR44, e la penna tagliente di Tedua, che qui lascia spazio a una vulnerabilità rara.

A colpire, prima ancora della produzione (raffinata e dolente), è l’intimità lacerante del testo. I primi versi sono un piccolo capolavoro di cose non dette: 

“Non parliamo mai 

del fatto che non parliamo mai”

Una frase che sembra semplice, ma è un colpo al cuore per chiunque abbia vissuto il logoramento silenzioso di un rapporto. Il pezzo si muove su un equilibrio instabile tra l’attesa e la caduta, il ricordo e la rabbia, l’amore e la sua versione distorta.

Il “mare di chiodi” del titolo è una metafora viscerale, aspra e perfetta: amare qui non è nuotare, è buttarsi sapendo che si farà male. Un atto di fede doloroso ma inevitabile. 

“Ogni volta mi alzo e mi odio

e tu ti lanci con me in un mare di chiodi” 

Si racconta di un legame tossico e sincero, in cui il dolore non spegne il desiderio di restare. Anche quando “non cantiamo più insieme in macchina”, anche quando la quotidianità si spegne e il passato si dissolve in frammenti, come “gli orecchini che usavi da anni”, dimenticati eppure carichi di memoria.

C’è anche ironia, come nei versi “siamo così fredde nel giorno più caldo del mondo”, che condensano perfettamente la distanza emotiva mascherata da normalità. E poi l’ultima strofa, dove il flow si fa più serrato, tra il bisogno di redenzione, la rabbia repressa e il desiderio di comprensione. È un itinerario nei silenzi che urlano, nei gesti mancati, nelle parole che non arrivano in tempo.

Un’evoluzione che passa anche dallo scontro

Chi pensa che i BNKR44 siano una boyband pop con l’hype del momento, non ha capito nulla. TOCCA IL CIELO è il risultato di due anni di discussioni accese, crisi, viaggi, litigi, pace e creazione condivisa. La band non ha mai nascosto i momenti difficili, come la preparazione a Sanremo 2024:

Eravamo scarichi, tesi, vicini a mollare. Ma da lì è iniziata la nostra vera coesione”.

La scrittura separata, spesso frutto di incontri casuali e poi fusi in studio, è diventata un punto di forza. Così Erin e Piccolo firmano le tracce più melodiche, mentre Fares, Caph e Faster spingono verso il lato urban. JxN, ormai figura chiave della produzione, mette insieme i mondi, guidando il suono in territori nuovi.

Toccare il cielo, ma restare con i piedi per terra

I BNKR44 dimostrano di non essere più semplicemente una promessa. Sono una realtà affermata che sa reinventarsi e mettersi in discussione. TOCCA IL CIELO non è il traguardo, ma solo un altro passo, forse il più consapevole, nella loro corsa senza etichette.

E se anche il cielo dovesse rivelarsi un miraggio, loro saranno comunque lì, con lo sguardo rivolto in alto. Perché in fondo, come cantano in CAPOLAVORO, “il vero capolavoro è non restare soli”.

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