È uscito venerdì 14 marzo il nuovo lavoro de Il Mago del Gelato, “Chi è Nicola Felpieri?” Domanda che sicuramente tutti ci siamo posti leggendo questo titolo singolare, ma che non vuole essere effettivamente un interrogativo, quanto più un dato di fatto.
Nicola Felpieri è un personaggio eclettico, di fantasia o forse no, che l’ascoltatore può far diventare chiunque si voglia immaginare come protagonista dell’album: un sassofonista di un jazz club di Tokyo, il proprietario del ristorante più segreto di Abuja, un autista dal passato torbido di Kingston, un poeta sognatore e misterioso di stanza a Montmartre, il nostro nuovo vicino di casa.
Un disco quasi interamente strumentale, che fa vagare e sognare tra funk, jazz, afrobeat passando da atmosfere più energiche ad episodi più introspettivi e avvolgenti.
Atmosfere sognanti dal gusto anni ‘80, percussioni, una danza perpetua di basso, batteria, chitarre roots e vocoder capaci di trascinare oltre il tempo e lo spazio. Tutto questo è racchiuso in questo loro secondo EP, impreziosito da alcuni amici: Venerus, Le Feste Antonacci e Mélanie Chedeville.
Chi è Nicola Felpieri? è un progetto convincente, coinvolgente e non convenzionale.
Il disco conta 10 tracce, un racconto sonoro che inizia con l’apripista “Depistaggio”, fuga verso mondi lontani e inesplorati nel quale si mette bene a fuoco l’anima roots della band dove le voci corali irrompono in un grido che si contrappone al vocoder, in un’atmosfera scolpita da groove di basso e batteria incalzanti avvolti da percussioni, riff di chitarra, sintetizzatori dal passato e fiati taglienti.
Si prosegue in scioltezza verso “Segreto”, un viaggio onirico tra i meandri della coscienza, con l’intento di vedere cosa ci sia dall’altra parte.
“Tic tac” irrompe con un maestoso afro beat impreziosito dalla voce di Mélanie Chedeville, in un’atmosfera rarefatta ma imponente dal respiro parigino, fumoso e sensuale.
Il viaggio prosegue con “Granturismo”, dal ritmo incalzante e frenetico che si mischia a paesaggi e ricordi per poi arrivare a “Il Felpieri”, un guazzabuglio di colori dai tratti cinematografici anni 70, che dipinge l’enigmatico protagonista Nicola il Felpieri.
“In punta di piedi” è la seconda collab dell’album, assieme al duo Le feste di Antonacci. Un brano che strizza l’occhio all’estate e ci fa ballare a piedi nudi in totale libertà.
“Sembrava deserto” ha un suono dirompente quanto struggente dettato dal ripetersi di una melodia, quasi una sorta di allucinazione sonora.
La frenesia si placa con “Controtempo”, dove Venerus si unisce ad un brano malinconico quanto evocativo che parla della necessità di prendersi cura l’uno dell’altra.
Ci si dirige poi verso un romanticismo quasi spensierato, questo è “La fiamma dell’amore”, un sentimento tropicale. Il viaggio giunge al termine con “Enrico lascia perdere” nel quale Enrico, il protagonista, non si fa dissuadere dal parere altrui e continua a fare ciò che sta facendo: la differenza.
Ma chi è Il Mago del Gelato?
ll Mago del Gelato è una band milanese che non rincorre il trend, non si piega a logiche o suoni che non le appartiene. Insegue la propria ispirazione creativa e la propria anima cangiante, mettendo al centro la musica grazie a una ricerca costante e a un ascolto ricettivo, per poi condividerla nella dimensione a loro più congeniale, quella del live.
Li vedremo infatti sui palchi di tutta Italia, di seguito le date:
- 21 marzo Urban Perugia
- 22 marzo Capanno 17 Prato
- 28 marzo Astro Club Pordenone
- 2 aprile Largo Venue Roma
- 3 aprile Mood Social Club Rende
- 4 aprile La Santissima Napoli
- 5 aprile Casa delle Arti Conversano
- 11 aprile Covo Club Bologna
- 17 aprile Off Topic a Torino
- 18 aprile Latteria Molloy Brescia
- gran finale nella loro Milano 24 maggio Mi Ami Festival