“Tossico”: Spender è qui per sostare

da | Feb 25, 2025 | Recensioni album

Il nuovo progetto del rapper Romano, presenta alcune idee interessanti e originali, ma che si perdono nel marasma di ripetitività e brutte scelte melodiche dell'artista. Ampie prospettive di miglioramento.

“Nuova Scena”, il talent-show a tema rap di Netflix, ha fatto conoscere al grande pubblico una fetta della scena hip-hop fino a questo momento relativamente ignorata: Il lol rap. Genere che annovera tra i suoi migliori esponenti Pippo Sowlo, i Lolocaust e la Garage Gang, per esempio. Saper far ridere in musica non è una cosa facile e pochi riescono a maneggiare l’arte del lol rap con cura. La figura che ha lasciato di più il segno tra i concorrenti di nuova scuola, è senza dubbio Spender, che ha appena pubblicato il suo nuovo progetto: Tossico.

In una scena bi-dimensionale, Spender è quantomeno una piramide

Spender ha affrontato un percorso davvero complesso all’interno di “Nuova Scena”: da apparente macchietta ha saputo dimostrare di riuscire a reinventarsi e di poter dire molto di più rispetto alle solite banalità machiste tipiche del rap italiano, sempre più ripetitive e meno ispirate. La cosa però che sicuramente aveva colpito di più era stata la sua intenzione di voler far coesistere i due lati: quello profondo e quello frivolo da womanizer. Intenzione che gli è costata l’eliminazione dal programma, ovviamente.

Infatti è sempre più evidente come l’industria musicale italiana ricerchi una narrazione univoca, che non ammette compromessi né contraddizioni, eliminando quasi la componente umana. Spender quindi in Tossico riprende il racconto da dove era stato interrotto e nuovamente si presenta così com’è. Significativamente segnato da un percorso di vita complesso e allo stesso tempo ironico e grottesco.

Tossico di Spender è un Ep ok

Tutto molto bello, ma l’ep? L’Ep è forse la parte meno interessante dell’enigma Spender. Si passa da brani davvero poco ispirati, come “Virus”, in cui l’artista però riesce a strappare qualche risata con non troppo velati riferimenti alla raccomandazione nella scena e un passaggio del testo nel quale droppa il proprio indirizzo di casa (oscurandolo, chiaramente).

Oppure “Nuova Ragazza”, con la collaborazione di El Matador (altro grande ex di “Nuova Scena”), che segue la falsa riga di Bianca di Rrrari del Tacco e Kid Yugi, artisti che vengono citati dallo stesso El Matador nella traccia. Brano scialbo che è letteralmente il riciclo di tutta la discografia di quest’ultimo, e pure Spender non cambia il risultato.

Le produzioni del disco lasciano a desiderare essendo tutte piuttosto generiche. Menzione d’onore a “Come va?”, brano dalle atmosfere lounge, che presentano il lato più “romantico” di Spender e anche uno dei testi più ispirati del lotto.

Spender sa anche divertire, a tratti

Nonostante questo, sono solo due i brani che spiccano all’interno dell’ep per tematiche e realizzazione: “Tossico”, la title track, con la collaborazione di INCE e “La saga del clone”, con la collaborazione di Hammon e Glasond. La prima, dove Spender rappa con un ottimo flow e una buona presenza al mic, focalizzandosi sopratutto sulla dimensione travagliata del suo essere artista. INCE accompagna con una strofa dignitosa.

La seconda invece, è una riflessione sulla ripetitività degli artisti della scena, definiti cloni, in una nuova lettura. Esattamente come la teoria dei cloni infatti, Spender Glasond e Hammon snocciolano altre teorie del complotto all’interno del brano, dall’11 settembre ordito da Bush alla presunta morte di Avril Lavigne. Hammon si conferma come forse il più interessante della scena lol-rap insieme a Tony2milli, distinguendosi sempre con la sua scrittura singolare e specifica.

In conclusione, Tossico è un progetto che nell’insieme dice davvero poco. Sia dal punto di vista della narrazione che delle tematiche, nonostante le dovute eccezioni. Resta pur sempre un lavoro simpatico, a tratti orecchiabile e con alcune idee interessanti seppur non sempre ben realizzate. Ci si augura una crescita profonda e una carriera rosea per Spender dal punto di vista artistico, che ha dimostrato più volte di avere qualcosa da dire e di necessitare solo di nuovi punti di vista per comunicarle. Pur mantenendo le sue due anime intatte

La Playlist di Cromosomi