Il 2025 segna un nuovo capitolo nella carriera di Noemi, una delle voci più riconoscibili del panorama musicale italiano. Dopo anni di sperimentazione e crescita artistica, la cantautrice romana è pronta a lanciare “Nostalgia”, il suo settimo album in studio, in uscita il 28 febbraio 2025. Un progetto che affonda le radici nel passato ma guarda al futuro, con un sound che mescola blues, cantautorato contemporaneo ed elettronica, giocando tra atmosfere intime e tracce più ritmate.
Prima ancora dell’uscita di “Nostalgia”, Noemi sarà protagonista della 75ª edizione del Festival di Sanremo, dove porterà in gara il brano Se t’innamori muori. Un titolo evocativo e potente, che racchiude un messaggio universale: l’amore come atto di totale abbandono, un sentimento che annienta e rigenera allo stesso tempo. La canzone affronta il tema dell’innamoramento con una profondità quasi filosofica, ispirandosi al concetto della “piccola morte”, simbolo di perdita e rinascita interiore.
Sanremo 2025: Noemi e il ritorno con Se t’innamori muori
Ieri, noi di Cromosomi abbiamo partecipato all’anteprima stampa per la presentazione del nuovo album di Noemi, negli uffici di Sony Music Italia a Milano. Un incontro in cui la cantautrice romana ha raccontato il suo ritorno al Festival di Sanremo 2025 con Se t’innamori muori e il percorso che l’ha portata a collaborare con Tony Effe nella reinterpretazione di “Tutto il resto è noia”.
Noemi ha rivelato quanto sia affezionata al titolo della canzone con cui sarà in gara a Sanremo, scritta da Mahmood, Blanco e Michelangelo:
“È un titolo fortissimo, mi ricorda un film di Quentin Tarantino, perché attira subito l’attenzione. Mahmood, Blanco e Michelangelo sono tre autori incredibili, hanno una sensibilità straordinaria e sanno cucire le canzoni addosso agli artisti.”
Per Noemi, questa sarà l’ottava partecipazione al Festival di Sanremo, e ancora una volta ha scelto un brano capace di raccontare una parte di sé. Il legame con Mahmood è stato fondamentale nella costruzione del pezzo:
“Siamo molto amici, e il testo mi ricorda alcune nostre chiacchierate. Mahmood è una persona estremamente sensibile, e in questa canzone porto sul palco un pezzo di vita e tante riflessioni. Si parla d’amore, di quando le strategie non servono più e ci si abbandona completamente all’altro. È una fragilità che, paradossalmente, ci aiuta a capire chi siamo.”
Un concetto che, secondo Noemi, è ancora più attuale in un’epoca in cui è sempre più difficile affidarsi a qualcuno:
“Viviamo in una società egocentrica, dove dare il proprio cuore a qualcuno è sempre più complicato. A volte non ce la sentiamo di vivere fino in fondo le emozioni, ed è proprio questo che ci spaventa e ci rende vulnerabili.”
Il brano si distingue per il suo impatto emotivo e per versi di grande intensità, come quello che recita: “Ti stringerei fino ad odiarti”. Noemi lo descrive come un pezzo che esplora il desiderio di condividere uno spazio con qualcuno, ma anche la paura di lasciarsi andare completamente alle emozioni:
“È un testo molto forte. Spesso desideriamo vivere un’emozione fino in fondo, ma al tempo stesso ne siamo spaventati. In realtà, però, è proprio questa paura che ci rende davvero vivi. Restare, rimanere per qualcuno, è un atto di amore e di coraggio.”
Ma quest’anno, durante la competizione sanremese, Noemi sarà protagonista di un’esperienza inedita: sarà accompagnata dalla Gialappa’s Band, con cui racconterà il dietro le quinte del Festival con ironia e leggerezza. Un’idea innovativa che porterà il pubblico a vivere Sanremo con uno sguardo più autentico e divertente, tra contenuti esclusivi, momenti di backstage e commenti irriverenti. Un esperimento inedito che promette di regalare un mix di emozione e intrattenimento, mostrando Noemi sotto una luce ancora più spontanea e ironica.
“Per la prima volta la Gialappa’s Band collaborerà con un artista in gara a Sanremo. Io li porterò con me in questo viaggio e loro lo racconteranno con il loro stile inconfondibile. Sono curiosa di vedere come reagiranno gli altri artisti, perché alla fine siamo tutti un po’ fan della Gialappa’s. Hanno sempre avuto un modo unico di raccontare, scoprendo talenti e personaggi con il loro tocco dissacrante. Spero solo che non mi mettano troppo in imbarazzo!”
Noemi e Tony Effe: un incontro tra mondi diversi nel nome di Califano
Un altro aspetto che ha fatto discutere è la scelta di Noemi di duettare con Tony Effe nella serata delle cover su “Tutto il resto è noia” di Franco Califano. Una decisione che la cantante ha spiegato con una profonda riflessione sul ruolo della musica nel dialogo tra generazioni e linguaggi diversi:
“Nella vita ci sono momenti di metamorfosi, e credo che Tony Effe ne stia vivendo uno. Sta facendo un passo avanti per farsi capire, e come donna e artista mi sono sentita in dovere di avvicinarmi a lui. Credo che la musica debba essere anche un mezzo per aprire un confronto, per comprendere certe dinamiche e non semplicemente criticarle.”
L’incontro tra Noemi e Tony Effe non è stato casuale. Per la cantautrice romana, il nome di Franco Califano rappresenta un perfetto punto d’incontro tra i loro due mondi:
“Califano è la sintesi perfetta tra me e Tony. Non ho preso questa decisione alla leggera, anche perché faccio parte di Una Nessuna Centomila. È importante intavolare una discussione su certi fenomeni musicali, perché non possiamo ignorare un genere che oggi è così seguito. Alla fine, non possiamo rinchiudere Quentin Tarantino solo perché i suoi film sono violenti: bisogna imparare a leggere certe cose con più leggerezza.”
Noemi ha poi chiarito che non si tratta di un’operazione di riposizionamento per Tony Effe, ma di un’opportunità di crescita:
“Non è un tentativo di ripulire il suo nome. Mi piaceva sostenere il cambiamento di una persona che, in quel linguaggio, ha un peso. Anzi, mi piacerebbe tantissimo riuscire a portare Tony sul palco di Una Nessuna Centomila il prossimo 20 settembre. Io ho dato la mano per prima, spero ce ne siano tante altre.”
”Nostalgia”
L’album “Nostalgia” nasce da un concetto ben preciso: la memoria come ponte tra chi siamo stati e chi diventeremo. Noemi affronta il tema con una sensibilità unica, trasformando la nostalgia in una sensazione calda e avvolgente, lontana dal semplice rimpianto.
L’artwork della cover, firmato dal fotografo Niccolò Beretta e con la direzione grafica di Carla Cabras, traduce perfettamente questa visione. La copertina ritrae Noemi mentre corre sulla spiaggia al tramonto, seguita dal suo cane, in una scena che evoca libertà e introspezione. Un’immagine che cattura il senso più profondo del disco: il viaggio emotivo attraverso i ricordi, la consapevolezza che il passato è parte di noi e che possiamo abbracciarlo senza paura.
Musicalmente, l’album è un intreccio di influenze e collaborazioni che arricchiscono il progetto con sfumature diverse. Neffa firma la title track “Nostalgia”, Carl Brave torna al fianco di Noemi in “Bosco Verticale”, mentre Tony Effe dà un tocco urban a “Tutto il resto è noia”. Una tracklist che mescola ballad struggenti e brani uptempo, mostrando ancora una volta la versatilità dell’artista.
A partire dal 17 novembre 2025, Noemi sarà impegnata in un tour teatrale che attraverserà l’Italia, portando sul palco le canzoni di “Nostalgia” insieme ai suoi più grandi successi. Un’occasione per vivere un’esperienza musicale più intima, in cui la potenza della sua voce si unirà alla magia dei teatri storici italiani.
Ma il momento più atteso sarà senza dubbio il concerto del 20 dicembre 2025 al Palazzo dello Sport di Roma. Per la prima volta, Noemi si esibirà in un palazzetto, un traguardo che suggella il percorso artistico di un’artista che ha saputo conquistare il pubblico passo dopo passo. Un live che promette di essere un evento imperdibile.