Il nuovo album di M¥SS KETA, intitolato semplicemente “.” (Punto), è molto più di un disco: è un manifesto. Disponibile da oggi su tutte le piattaforme digitali e in formato fisico, questo progetto rappresenta la dichiarazione definitiva dell’artista milanese sul mondo contemporaneo.
“Il punto è il più piccolo segno grafico, ma possiede una forza devastante. È l’affermazione totale, la chiusura di un discorso e l’apertura di un altro”
Così ci ha spiegato M¥SS KETA durante la conferenza stampa a cui noi di Cromosomi abbiamo partecipato ieri, con quella sua inconfondibile aria enigmatica.
“.” non è solo un titolo, ma un simbolo. M¥SS KETA si immerge in tematiche complesse, affrontando l’entropia del mondo moderno, la frammentazione dell’identità, la decadenza e l’alienazione. L’ispirazione arriva anche dalla letteratura: Elena Ferrante, con il suo saggio “La frantumaglia”, l’ha guidata verso una scrittura viscerale:
“come magma incandescente che preferisco far uscire, anche a costo di disgustare, piuttosto che affidarmi a schemi freddi e sicuri.”
Sul piano musicale, il disco è un viaggio elettro-danzante che oscilla tra fidget house, synthpop, electroclash e influenze di artisti come Miss Kittin, Felix da Housecat e Gigi D’Agostino. Ogni brano è un tassello di questo mosaico sonoro che riflette il caos e la saturazione della società contemporanea, trasformandoli in arte. Ogni traccia racconta una storia diversa, un frammento del mondo di M¥SS KETA.
Il disco si apre con Lei una dichiarazione d’intenti. Su una base di sintetizzatori lenti e densi, la voce di M¥SS KETA si alterna con il soprano Carmela Remigio, creando un’atmosfera sospesa tra dramma e potenza. Ispirato al “Super Eliogabalo” di Arbasino, il brano è un manifesto in cui l’artista si pone come una figura enigmatica e dominante. “Lei vi odia, sappiatelo,” sembra sussurrare attraverso la melodia.
Tra i pezzi più incisivi troviamo Les Misérables, che denuncia la degradazione morale di una società ossessionata dai 15 secondi di notorietà, con un coro di voci bianche che enfatizza la drammaticità del messaggio. In Vendetta, M¥SS KETA duetta con Vera Gemma, un brano tagliente e senza melodia che esplora la passione primordiale della vendetta.
Non mancano momenti più ironici e dissacranti, come Stronza con vista, un’ode alla Milano dei contrasti, e Vogliono essere me, una diss track esplosiva su base baile funk e fidget house che prende di mira l’omologazione dell’ambiente musicale. 160BPM, invece, è un inno travolgente alla cassa dritta, perfetto per il dancefloor.
Il tour: un viaggio nei club europei e italiani
Per celebrare l’uscita dell’album, M¥SS KETA si prepara a partire con il TOUR ., che debutterà il 1° marzo al Trabendo di Parigi e toccherà alcune delle città più iconiche d’Europa, come Londra, Berlino e Amsterdam. Da aprile, sarà la volta dell’Italia, con tappe nei principali club da Roma a Milano, per ritrovare quella dimensione intima e viscerale che solo i club possono offrire.
La forza di M¥SS KETA non si limita alla musica. La copertina del disco, che la ritrae sdraiata su una Fiat Punto rossa, è un’ulteriore dichiarazione:
“Rappresenta il mio punto di vista sul mondo, senza filtri e senza compromessi.”
La cantante mascherata, sempre sospesa tra anonimato e culto della personalità, continua a giocare con il linguaggio visivo, mettendo in discussione le certezze della contemporaneità.
“Il punto è l’essenza. Racchiude il tutto in un segno minuscolo, ma dirompente. È il mio modo di chiudere un’era e iniziarne una nuova, con consapevolezza, ironia e coraggio”.
In un panorama musicale spesso conformista, M¥SS si conferma un’artista fuori dagli schemi, capace di trasformare il caos in arte e di tracciare il suo percorso con un piccolo punto, ma con una potenza esplosiva. E, come sempre, l’ultima parola è sua.