Diss Gacha, un artista da “captare”: ecco “Cultura Italiana – Parte 2”

da | Dic 2, 2024 | Recensioni album

La musica di Diss Gacha non è solo trap, ma un linguaggio speciale che crea connessioni. Con Cultura Italiana – Parte 2, l’artista ci invita a riscrivere le regole dell’autenticità.

Dopo Cultura Italiana, che ha visto collaborazioni prestigiose con artisti come Izi, Vegas Jones, Rosa Chemical e persino la star internazionale Wiz Khalifa, Diss Gacha torna con il secondo capitolo del suo progetto. Cultura Italiana – Parte 2 è disponibile da venerdì 29 novembre in formato digitale e vari formati fisici per Sony Music Italia.

Prodotto da Sala, il disco amplia l’universo musicale di Diss Gacha con il contributo di Clara, Nayt e Niky Savage. La nuova copertina si fa subito notare: un’aula scolastica, dove bambini in veste di giovani studenti, ascoltano la loro insegnante parlare del linguaggio unico e delle immagini dell’artista. La scuola, infatti, è un luogo ricorrente nell’immaginario di Diss Gacha: non solo come simbolo di apprendimento, ma anche come metafora di crescita personale e collettiva. Al cuore di Cultura Italiana – Parte 2 c’è un messaggio chiaro: perseguire i propri obiettivi rimanendo autentici.

Diss Gacha e il suo lessico: la trap incontra la cultura

Uno degli aspetti più particolari di Diss Gacha è il suo lessico unico, frutto di una creatività spontanea che trova ispirazione nella quotidianità. Da anni, l’artista raccoglie parole, suoni e idee nelle note del telefono, trasformandoli in un linguaggio che è diventato parte integrante della sua identità artistica. Questo “lessico dei Ballas” è stato addirittura celebrato con un libro, disponibile sia in formato fisico che digitale, e distribuito ai fan attraverso un quiz sull’artista.

Termini come Captare ovvero riconoscere lo stile, avere cultura; Ballas è un appartenente al team di Gacha o un suo sostenitore e Correre corsa sta per impegno totale verso un obiettivo.Non sono solo parole, ma rappresentano una filosofia di vita.

Sin da piccolo, sono sempre stato affascinato dalle parole. Oggi ho la fortuna di lavorare con il linguaggio, e questo mi ha permesso di creare un vocabolario tutto mio. È un mix di ispirazioni che arrivano da viaggi, lingue straniere e suoni quotidiani, trasformati in ‘sporche’.”

Il disco si apre con San Fierro. Gacha ci porta direttamente tra i tramonti virtuali di San Fierro, un omaggio nostalgico a “Grand Theft Auto” e al sogno di realizzarsi. Tra le basi martellanti e punchline, emerge la capacità dell’artista di trasformare il quotidiano in un manifesto generazionale. La sua suola di cemento è simbolo di una determinazione che sfida il tempo e le convenzioni. Segue America feat. CLARA. Questa traccia è un viaggio immaginario che intreccia sogni di grandezza e radici ben piantate nella realtà. Diss Gacha e Clara raccontano l’ambizione come fosse un film americano, dove il successo è il frutto di sacrifici e progressi costanti. La collaborazione arricchisce il pezzo di introspezione e voglia di spaccare, rendendolo un modo di guidare chi non smette mai di puntare in alto.  

Oltre le opinioni: un invito a credere nella propria visione artistica

Gacha è una dichiarazione d’intenti. Con riferimenti che spaziano da stereotipi italiani al rap internazionale, Gacha mescola ironia e orgoglio in un flusso che sa di provocazione e autenticità. Un brano profondo e personale è Verità nel mezzo, dove Gacha affronta il tema dei legami che si spezzano e delle incomprensioni. “La verità è nel mezzo” diventa una riflessione universale, un invito a guardare oltre le apparenze e le etichette. La base malinconica amplifica l’intensità delle parole, rendendolo uno dei momenti più sinceri dell’album.

Perché mi stava piccola la situa manca l’aria

In più non mi avete fatto una mezza domanda

“Ma manco tu ci hai mai detto davvero com’è andata”

Il secondo featuring arriva in 8 PM con Nayt. Elegante e riflessiva, questa traccia mostra un lato più intimo. Il rapper si interroga sul significato di successo e stabilità. Nayt aggiunge profondità con la sua inconfondibile penna, creando un dialogo tra due artisti che condividono la stessa fame di autenticità. Co invitano ad apprezzare i piccoli momenti, anche nel caos della vita.

Con 14€, Diss Gacha rivendica la purezza dell’arte contro la superficialità dell’industria musicale. È un grido di indipendenza e coerenza, dove l’artista rifiuta di scendere a compromessi per piacere alle masse. La narrazione cruda e diretta celebra la musica come forma d’espressione senza filtri, lontana dai numeri e dalle tendenze.

Che a parte i soldi che vedrei sul conto C’è ben poco altro che mi rimarrà,
Ti giuro che
Mai fatto un pezzo non rappato,
O un ritornello che fosse cantato
Mai fatto un pezzo da proporre in radio
Manco so che cosa passa alla radio    Ho fatto quello che mi sentivo

Met Gala è il tappeto rosso di Diss Gacha e Niky Savage che entrambi percorrono con disinvoltura. Tra riferimenti a icone pop, il pezzo punta all’eccellenza artistica e all’esclusività, senza però perdere il contatto con l’ironia e la realtà. La dualità tra vanità e autenticità rende il brano piú interessante .

Concludendo in grande stile, Punto di vista è un promemoria di tutto ciò che Diss Gacha rappresenta: un’artista che non teme di andare controcorrente. Il brano è un invito a credere nelle proprie visioni, senza lasciarsi influenzare dalle opinioni altrui. La base energica e le barre incisive lasciano un messaggio chiaro: lui è qui per restare.

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