Per due come noi – disponibile dal 6 settembre su tutte le piattaforme digitali – è l’ultimo pezzo di Olly e Angelina Mango, scritto a quattro mani e prodotto insieme a JVLI. È un brano che parla di relazioni e della complessità dei rapporti che tutti noi viviamo, che si tratti di amore, amicizia, famiglia e della crescita che ne consegue. 

Per due come noi di Olly e Angelina Mango mette in luce tematiche universali che sono sicuramente rilevanti nel contesto musicale contemporaneo.

La musica ha sempre avuto un ruolo fondamentale nel riflettere le esperienze umane esplorando temi come l’amore, l’amicizia e le interazioni tra le persone e rappresentando un modo per connetterle. 

Il messaggio di accettazione delle differenze e dei cambiamenti nelle relazioni è particolarmente rilevante in un’epoca in cui le persone sono sempre più consapevoli della propria individualità. 

Ma perché sembrano tutti tornare su questi argomenti? È così difficile narrare altro?

Il fatto che molti brani parlino di relazioni può anche riflettere un ciclo tematico nella musica pop. Gli artisti tendono a seguire le tendenze e le aspettative del pubblico, e poiché le canzoni d’amore e le riflessioni sulle relazioni sono sempre state popolari, è naturale che continuino a dominare le classifiche.

La scelta di una produzione musicale scarna in Per due come noi di Olly e Angelina Mango si rivela un’opzione artistica dubbia. Un po’ come quando si dà un morso a un limone e si oscilla tra la percezione di un gusto inaspettatamente gradevole e la sensazione di un sapore pungente. 

In primo luogo, tale minimalismo musicale si configura come un abbraccio all’intimità e alla vulnerabilità, creando un’atmosfera in cui l’ascoltatore è invitato a immergersi nei testi e nelle emozioni espresse dai cantanti. 

In questo contesto, la semplicità musicale diviene un riflesso della complessità delle relazioni umane, suggerendo che le emozioni più autentiche non necessitano di un accompagnamento elaborato per manifestarsi in tutta la loro potenza.

Dall’altra parte però, c’è un eccesso di dinamismo e intensità musicale. Come se mancasse in più occasioni l’opportunità di costruire tensione e rilascio; cosa che le voci, invece, fanno quasi sempre. 

Quindi: sì, ma…