Mecna live al Bonsai Festival: un trionfo di mezza estate

da | Lug 22, 2024 | #Cromosomiintour

Mecna ci strega con il suo live al Bonsai Festival di Bologna, dove il pubblico non è solo audience, ma parte integrante di questa piéce teatrale di mezza estate.

Sabato 20 luglio. Fino a ieri faceva caldissimo a Bologna e dintorni, ma la notte tra il 19 e il 20 ha portato un acquazzone estivo. Fresco, poi afa, poi caldo, poi di nuovo fresco e un po’ di vento. E’ con questo clima che Mecna si esibisce la sera del 20 sul palco del Bonsai Festival di Bologna, che ha sede nel Parco delle Caserme Rosse, un ex campo di concentramento nazista.

La venue è veramente speciale per tutti i locals: un pezzo della storia più nera che, pian piano, la città si è riconquistata. Strappato dalle brutture di questo Paese, ora è simbolo di libertà, cultura e divertimento. Non a caso, oggi è sede di almeno tre o quattro festival estivi all’anno.

Un orgoglio tutto emiliano quello di invitare artisti a suonare proprio in questo posto. Negli anni, nei mesi, nei giorni si sono avvicendati artisti di ogni genere. Ma sabato 20 luglio 2024 è toccato a Mecna, con la sua band e il suo staff.

Corrado entra in scena alle 23 spaccate, mentre sull’altro palco del festival si conclude il concerto di Nick Mason, il batterista dei Pink Floyd.

Quando sei nel pit di un concerto, vedi un sacco di cose oltre all’artista. Io ho visto un sacco di coppie innamorate, molti gruppi di amici e amiche che scherzavano, qualche persona che ballava da sola. Due cose accomunavano tutta questa gente: l’emozione che provavano e il cantare a squarciagola.

Andare a un concerto di Mecna è come andare a una sorta di rappresentazione teatrale: il pubblico non rimane passivo, ma si prende tutte quelle parti che Corrado gli lascia.

Fin dall’inizio, il live ha spinto tantissimo: pezzi nuovi e vecchi si sono mixati alla perfezione, creando una miscela esplosiva a livello emotivo. Delirio collettivo su “Fuori dalla città”, rafforzato, qualche canzone dopo, da “Si baciano tutti”. “Ho guardato un’altra”, con un arrangiamento adattato per i live, ha fatto sobbalzare molte persone (tra cui chi scrive) per l’accuratezza del binomio fra suono e sentimenti. Altro momento top del concerto? Sicuramente “Mille Cose”, dove, più che i lividi, sono rimasti i brividi.

E avviandoci verso la fine, è arrivato il momento della trilogia dei 31. Già, è il punto debole di molti (se non di tutti), ma quando arriva non sei mai pronto al 100%. Corrado si siede e canta, intrecciandole fra loro, 31/07, 31/08 e 31/09, concludendo con

E quando parti, poi dove vai?

E quando torni, quanto manchi?

Quand’è che torni di preciso?

Quanti giorni, che hai deciso?

Dove dormi? Quanto manchi,

Quanto manchi

Un concerto riuscito è quello che ti fa andare a casa con un guizzo nel cuore, come diceva qualcuno di più grande di me (e molto più bravo a scrivere). E Mecna ci è riuscito, ancora.

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